Probabilmente molti ne sono a conoscenza, ma quasi nessuno ha mai assistito alla muta del granchio. Un pescatore ha ripreso il momento strabiliante in cui accade.
Siamo abituati a vederli camminare lateralmente sulle spiagge spingendosi verso la riva con le loro zampine. Tante volte ci capita di vederli…nei nostri piatti. Il granchio, infatti, è tra i crostacei più gustosi al mondo seppur non tutte le specie di granchio sono adatte al consumo alimentare. La loro carne succosa e saporita si presta per numerose ricette. Alcuni granchi possono essere mangiati con ancora il guscio, quando questo è morbido e i granchi di piccole dimensioni.
Non tutti sanno però che il granchio, come molti altri animali, effettua una muta periodica, utile per permettere al granchio di crescere ed adattarsi all’ambiente circostante. Alcune specie di granchi effettuano la muta molto più spesso, soprattutto quando si tratta di granchi di grandi dimensioni. Questo processo delicatissimo è uno spettacolo della natura irripetibile e ciò che accade è davvero affascinante.
Tantissimi animali al mondo passano attraverso una fase di muta, come ad esempio i serpenti, lucertole ed insetti. Tra questi animali troviamo anche i molluschi e i crostacei, come il granchio. La caratteristica principale del granchio è proprio il suo corpo, questo è composto infatti da un esoscheletro rigido, composto da una sostanza chiamata chitina. Il corpo esoscheletrico che forma il guscio tipico del granchio svolge la funzione di sostenere la struttura interna del granchio, offrendo protezione dai predatori marini, protezione consentita soprattutto dal carapace. Questa è la parte dorsale più rigida dell’esoscheletro e che riveste corpo e zampe.
Le zampe del granchio sono formate da cinque paia di appendici, il primo è formato dalle classiche grandi chele, utili per afferrare e difendersi. Le altre quattro paia di zampe svolgono le funzioni di locomozione e manipolazione del cibo. Nella sua vita il granchio attraversa numerose fasi di crescita che permettono al suo corpo di crescere. Questa crescita continua però può avvenire solo grazie alla muta, fase in cui il granchio si libera dell’esoscheletro ormai troppo piccolo. Questa fase è delicatissima e molto affascinante, ed è conosciuta come ecdisi, avviene quando l’esoscheletro, che non cresce in quanto rigido, diviene troppo piccolo per il granchio.
Il granchio per effettuare la muta passa attraverso alcune fasi cruciali. La prima fase è di preparazione, qui il granchio aumenta la quantità di aria ed acqua nel suo corpo facendo sollevare l’esoscheletro dalla pelle. A questa fase segue quella di intermoltura, dove il granchio inizia a sviluppare un nuovo esoscheletro, morbido e fragile, sotto quello vecchio. A questo punto il granchio sceglie un luogo con una superficie solida, sicuro e al riparo da altri animali. Qui il granchio forma un foro nel vecchio esoscheletro e comincia ad uscire al di fuori del vecchio guscio, portando con se anche gli arti.
Come è possibile notare nel video, il granchio grazie alle zampe e le chele riesce a liberarsi completamente dal vecchio esoscheletro. Il nuovo esoscheletro è però troppo fragile e morbido e richiederà una ultima importante fase di espansione del corpo per permettere all’esoscheletro di indursi grazie al processo di sclerotizzazione. Il granchio in questa fase finale produce un enzima, la chitina sintasi, che produce strati di chitina che conferiranno rigidità al nuovo esoscheletro. Tu avevi mai visto la muta del granchio? Stupefacente!
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