E’ sempre molto spiacevole dover parlare dei danni causati dai mutamenti climatici, specie se si tratta di vere e proprie architetture naturali che esistono da decine di centinaia di anni. Un po’ come i ghiacciai dell’Himalaya, ormai diventati un’istituzione ma che, come denunciato dall’Onu, ultimamente stanno soffrendo una perdita non indifferente.
Le nevi perenni presenti sulle cime della catena montuosa himalayana si stanno restringendo a mano a mano, perdendo ben il 75% del volume. Tre ghiacciai su quattro sono praticamente scomparsi. Le stime condotte in 15 anni dall’Onu parlavano di una scomparsa totale entro il 2035.
Se non fosse che una ricerca condotta dal Ministero dell’ambiente indiano ha confutato parzialmente l’affermazione: non si tratta di scomparsa, ma di “cambio di stato”. Il 75% del ghiaccio diventerà acqua, il 17% rimarrà una calotta di acqua dolce mentre l’8% addirittura aumenterà di volume. A chi dare ragione?
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