Il corpo umano può sorprendere a causa di particolari condizioni in cui la ricombinazione del patrimonio genetico trova esecuzione plastica negli organi e negli appenninici ma quanto c’è di vero nella storia della bambina metà umana e metà serpente? E sarebbe possibile qualcosa del genere?
Fin dalla notte dei tempi, quei soggetti nei quali la ricombinazione del patrimonio genetico o condizioni estemporanee avevano e hanno dato vita a una conformazione del corpo insolita, in certi casi definita aberrante, sono stati trattati in vario modo. Il più delle volte la reazione è stata quella di nascondere le eventuale deformità, la stranezza, la particolarità oppure sfruttarla a proprio vantaggio e come forma di lavoro per guadagnare dal panico altrui. Sono nati per esempio a questo scopo quelli che fino a non molto tempo fa erano i famosi circhi dei freak, i fenomeni da baraccone.
E anche se adesso nessuno osa più ostracizzare chi si trova con un corpo che non appartiene al modello umano tradizionale di certo si tratta di persone che destano comunque un po’ di curiosità. Una storia emersa qualche tempo fa aveva come protagonista una bambina la cui foto aveva fatto il giro del mondo perché metà del suo corpo era una lunghissima coda di serpente.
Ogni qualvolta si tirano in ballo creature come i serpenti, di solito quello che ne esce è sempre qualcosa di particolare. E né un caso la storia innescata da una foto che rappresentava una bambina a quanto pare affetta da una malattia rarissima che le aveva dato la parte inferiore del corpo somigliante in tutto e per tutto a una coda di serpente. Addirittura c’era stato un medico che aveva esaminato questo strano caso clinico e aveva dato alla condizione della bambina un nome.
È bastata però un’analisi appena più approfondita dell’immagine per scoprire che non si trattava altro che di un fotomontaggio, quindi di una fake news. Diverso però il discorso di un’altra bambina con una condizione medica che seppure non fa assomigliare a una coda di serpente la parte bassa del suo corpo le è valsa il soprannome di bambina sirena. Si tratta di Milagros Cerron. Una bambina che è sopravvissuta fino ai 15 anni con una malformazione alle gambe che le aveva dato una parte inferiore del corpo in tutto e per tutto simile a una lunga coda di pesce. Una condizione medica che va sotto il nome di sirenomelia e che in realtà può presentarsi con varie conformazioni delle gambe.
La sirenomelia è una sindrome congenita che porta a problemi nella parte bassa del corpo e che si manifesta con la fusione parziale o completa delle gambe. È una condizione che purtroppo, nonostante i progressi della scienza, non dà una lunga aspettativa di vita e infatti il caso di Milagros è rimasto emblematico dato che la bambina ha superato di gran lunga quella che era l’aspettativa media di vita degli altri casi di bambini affetti da sirenomelia o sindrome della sirena.
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