La natura ispira la tecnologia! Le orecchie dei pipistrelli, poi, sviluppano nuovi orizzonti dell’innovazione e nelle scoperte scientifiche. Secondo una recente news, infatti, l’apparato uditivo dei chirotteri è particolarmente sviluppato, così tanto da poter essere “simulato” per produrre dei sensori particolari ai fini di potenziare le capacità percettive dei robot di ultima generazione. Del resto, non possedendo una vista particolarmente efficace, questi animali hanno dovuto necessariamente equilibrare con un udito speciale. Scopriamo perchè.
Per evitare gli ostacoli, non avendo una vista molto sviluppata, i pipistrelli devono necessariamente avvalersi di doti nascoste. E per perfezionare il proprio volo, si aiutano proprio con le orecchie: grazie a un sistema di ecolocalizzazione, attraverso le vibrazioni dell’aria, sono capaci di regolare i movimenti anche a grandi velocità, con precisione e disinvoltura.
A fronte di questa grande qualità, i ricercatori della Virginia Tech hanno voluto studiare il funzionamento di questa capacità dei chirotteri per sviluppare un sensore in grado di captare gli impulsi simili agli ultrasuoni. Rolf Mueller, che da anni studia i comportamenti di queste bestiole, ha affermato che “I pipistrelli sono il risultato di un notevole successo evoluzionistico. Una dettagliata comprensione dei meccanismi evolutivi che stanno alla base degli adattamenti potrebbe essere utile nella progettazione di tecnologie su misura“.