Navi da crociera e inquinamento: l’Italia brutto primato

L’inquinamento viaggia anche per mare e le navi da crociera ne sono un triste esempio, con l’Italia che si posiziona ai primi posti tra i paesi europei: vediamo insieme la situazione

inquinamento nautico Italia al primo posto
Navi da crociera (Foto Pixabay) – Ecoo.it

L‘inquinamento da mezzi di trasporto è una delle più rilevanti problematiche che attanagliano i paesi di tutto il mondo. Chiaramente parliamo di milioni di tir e automobili, pullman e autobus che sfrecciano sulle strade trafficate del Pianeta, contribuendo in modo rilevante al rilascio di ossidi di zolfo nell’atmosfera. Nelle grandi città la concentrazione di polveri sottili si compone anche di altri inquinanti provenienti per esempio dagli impianti termici, alterando di fatto l’aria e rendendola dannosa per la salute dell’uomo.

L‘inquinamento ambientale è il risultato quindi dell’iterazione tra diversi agenti inquinanti derivanti dall‘attività antropica, che si esplicita attraverso il rilascio di più sostanze dannose per l’uomo stesso e per l’equilibrio degli ecosistemi naturali del sistema Terra. Le varie forme di inquinamento sono intrecciate fra loro e determinano il lento degrado e declino ambientale. Ma non si deve pensare solo alle attività presenti sul territorio, ma anche a quelle che si producono per esempio in mare.

Inquinamento nautico

L’inquinamento causato dai mezzi di trasporto non si palesa solo sulla terraferma, con il trasporto su gomma, ma ha anche una declinazione marittima. L‘inquinamento nautico, infatti, sussiste e grava ancora più di quello che si concretizza sul suolo, con la navigazione di poche navi da crociera che equivalgono alla percorrenza di milioni di automobili. Il turismo marittimo di lusso crea un impatto negativo sull’intero comparto e l‘Italia è il paese dove si materializzano più emissioni derivanti dal trasporto per mare.

Civitavecchia porto italiano più inquinato
Porto Civitavecchia (Foto Adobe) – Ecoo.it

Secondo i dati emersi dal rapporto della ong Trasport&Environment sulla situazione europea, la Spagna è sede del porto più inquinato individuato nella città di Barcellona, ma al secondo posto si piazza la città italiana di Civitavecchia. Nella classifica compaiono anche Napoli, Genova e Livorno con emissioni di CO2 davvero considerevoli nel loro impatto negativo sull’intero continente. Si registra un aumento preoccupante dei livelli di ossidi di zolfo rilasciati proprio dalle navi da crociera che solcano il Mediterraneo e la strada intrapresa è quella della conversione verso il gas come combustibile. Soluzione efficace per l’inquinamento locale ma non per il clima.

L’esempio di Venezia

Venezia divieto accesso navi crociera
Porto Venezia (Foto Pixabay) – Ecoo.it

Una nota positiva emerge dai dati del rapporto sulla situazione dei porti italiani che vede Venezia perdere il triste primato di porto più inquinato e passare a posizioni di molto inferiori (41 posto in classifica). Il notevole miglioramento della città lagunare è principalmente frutto dell’introduzione nell’anno 2021 del divieto di accesso al porto per le navi da crociera, producendo una riduzione significativa delle emissioni nocive dell’80%. Le soluzioni ci sono e le città portuali dovrebbero seguirle al più presto attraverso obblighi e divieti per contenere il più possibile il rilascio ambientale di sostanze inquinanti.

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