Entrano in azione speciali animali di acqua dolce per combattere la forte presenza di sostanze chimiche nei nostri acquedotti comunali: è infatti partita la sperimentazione di depurazione delle acque tramite le cozze. Si tratta di un depuratore naturale, messo in opera da alcuni ricercatori e presentato durante la Giornata del’Acqua, di cui si stanno studiando le reali potenzialità.
Molto spesso si pensa alle cozze solo come animali di acqua salata, mentre queste provengono proprio dall’acqua dolce e serviranno a depurare l’acquedotto di Nosedo, in provincia di Milano. Le sostanze stupefacenti, infatti, sono state massicciamente rilevate nelle acque del territorio ed ignorare lo stato della qualità dell’acqua significherebbe contaminare con sostanze nocive anche i campi e, di conseguenza, i prodotti della tavola. Il processo di depurazione dovrebbe funzionare per salvaguardare le risorse naturali, e soprattutto le risorse idriche, grazie proprio alle capacità delle trentamila cozze prelevate dal Lago Maggiore e dai Laghi di Lugano: questi animali, infatti, hanno la capacità di filtrare le sostanze chimiche e inquinanti accumulandole nei propri tessuti. Una volta terminato il proprio ciclo di vita, gli animali vengono prelevati dall’acquedotto e -con loro- tutto ciò che di nocivo hanno assorbito. Questo, però, potrebbe essere sentito come un attacco alla protezione degli animali e alla tutela della loro vita stessa, pur trattandosi di semplici cozze.
Nel frattempo, si spera che si possano trovare rimedi seri e concreti al consumo di stupefacenti e alla dispersione di sostanze chimiche nell’acqua, affinché gli acquedotti possano essere sempre più puliti e la qualità dell’acqua migliore.
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