Un batterio che divora l’anidride carbonica è stato scoperto al di sotto dell’isola di Vulcano. Quali potrebbero essere le ripercussioni sulla lotta all’inquinamento.
Ripulire l’atmosfera dalla CO2, meglio nota come anidride carbonica, e dagli altri gas climalteranti, è uno degli obiettivi di cui i media parlano maggiormente al livello internazionale. Da una parte la crisi climatica, dall’altra l’interesse nell’emancipazione dalle fonti energetiche russe. E si tentano tutte le strade. Negli ultimi anni le professioni dette green sono aumentate notevolmente, così come le richieste di competenze in tema. Se si vuole cavalcare l’onda del mercato, ci si deve orientare necessariamente su quel fronte, almeno per ciò che riguarda le professioni inserite nei processi produttivi.
L’obiettivo di mantenere una stabilità climatica ed una neutralità di emissioni è diventato sempre più urgente. Ed allora le nuove tecnologie sono messe a punto per sopperire a mancanze che un tempo non c’erano, e che ora l’uomo ha creato. Come la crisi idrica e l’inquinamento dell’aria. L’uomo distrugge e poi tenta di riparare. Le famose lacrime di coccodrillo. Possibilmente mantenendo stabili i profitti, anzi, magari incrementandoli anche. Qualunque campo disciplinare può supportare la ricerca di pulizia dalla sporcizia dell’aria e dell’acqua. Ma la natura a volte è sorprendente. Al punto da rimediare da sola ai danni che l’uomo le sta facendo. Di recente è stato scoperto un batterio in grado di cibarsi di anidride carbonica.
Il batterio ‘magico’: come ci salva dalla CO2
È tutto merito delle sorgenti termali poste al di sotto dell’isola di Vulcano, dove la presenza di materiale vulcanico senza dubbio ha contribuito alla creazione dell’habitat perfetto di questo batterio miracoloso. Tuttavia, nonostante l’isola sia di bandiera italiana, la scoperta è arrivata da un team britannico la scorsa primavera. La ricerca era condotta proprio allo scopo della ricerca di questi preziosi batteri, la cui esistenza è già nota da tempo.
Tuttavia gli esemplari trovati nella baia levante dell’isola di Vulcano sono molto più voraci ed utili. A quanto pare divorano anidride carbonica ad una velocità mai registrata in precedenza con batteri della stessa famiglia. E questa scoperta potrebbe portare a delle applicazioni decisamente positive.
Come utilizzare al meglio la scoperta
I batteri mangia anidride carbonica sono degli esseri unicellulari che ripuliscono l’aria dal gas climalterante per eccellenza, di cui quotidianamente si produce maggior quantità. Non è certo la soluzione definitiva su scala mondiale, ma qualunque idea che possa supportare l’inversione di marcia sui cambiamenti climatici può essere utile. Si pensa di utilizzare questi batteri dell’isola di Vulcano, enormemente più voraci di Co2, per creare degli stagni ad hoc, la cui densità potrebbe sensibilmente contribuire a ripulire l’aria.