Coltivare in modo sostenibile, sapevi che è possibile farlo sott’acqua? Tutto sul Nemo’s Garden, la prima serra subacquea situata a Noli, in provincia di Savona.
Quanta acqua consumiamo ogni giorno per produrre gli alimenti di cui ci nutriamo? Quante risorse idriche, spesso e volentieri, finiscono per essere sprecate inutilmente, senza la benché minima possibilità di recuperarle in una qualche maniera alternativa? La risposta, purtroppo, è ben più tragica di quel che immaginiamo.
Annaffiare ettari ed ettari di distese di terreno comporta un consumo di acqua che definire immenso non rende minimamente l’idea. Allo stesso modo, produrre alimenti di origine animale non migliora affatto la situazione, contribuendo all’esaurimento di questa risorsa preziosissima fornitaci dal pianeta.
Per questo motivo, a Noli (Savona), si è deciso di dar concretezza ad un progetto nato da un’idea dell’ingegnere Sergio Gamberini. Si tratta del Nemo’s Garden, la prima serra subacquea collocata proprio nella baia di Noli, ad una profondità di circa 6 metri. Una sfida ambiziosa e sicuramente unica nel suo genere, in linea con la sostenibilità ambientale.
Nella fattispecie, parliamo di un particolare tipo di coltivazione subacquea che vuole porsi come alternativo alla coltivazione terrestre. Qual è lo scopo del progetto noto come Nemo’s Garden, avviato ufficialmente nel 2012? “Sperimentare un’agricoltura sostenibile“, rendendo il Made in Italy un modello di riferimento da cui trarre ispirazione, e che possa fungere da faro guida per eventuali progetti futuri.
Le risorse idriche del pianeta, come avevamo già avuto modo di accennare nei giorni precedenti, debbono essere preservate a qualunque costo. Sono infatti 25, come riporta uno studio condotto dal World Resources Institute, i Paesi attualmente a rischio di doversela vedere con una crisi idrica estrema. A fronte di simili dati, il progetto portato avanti da Sergio Gamberini ed attualizzato all’incirca dieci anni fa sembrerebbe dare dei frutti a dir poco soddisfacenti.
Il riferimento è al Nemo’s Garden, prima area di coltivazione subacquea mai inaugurata in Italia, e collocata nella baia di Noli (SV), in Liguria. Qual è la peculiarità di questo particolare tipo di agricoltura, che intende porsi come alternativo rispetto a quello terrestre?
Come spiega l’account Instagram della content creator Marta Di Muro, si tratta della possibilità di sfruttare gli innumerevoli vantaggi che la coltivazione sott’acqua offre. Le 9 biosfere riempite d’aria che si trovano a 6 metri di profondità, infatti, hanno tutte le carte in regola per essere la nuova frontiera in materia di agricoltura.
In primo luogo, le piante verrebbero annaffiate sfruttando il meccanismo dell’evaporazione dell’acqua di mare. Quest’ultima, che viene raccolta all’interno delle biosfere, viene poi utilizzata mediante un sistema idroponico. In aggiunta a ciò, le piante che vengono coltivate in profondità svilupperebbero un aroma ed un profumo nettamente più intensi, dati proprio dalla particolarità di essere allevate sott’acqua e di concentrare, dunque, molti più olii essenziali.
Non bisogna sottovalutare, inoltre, il fatto che il Nemo’s Garden non riscontri alcun tipo di problematica legata ai parassiti. Al contrario, il fatto che le biosfere siano collocate a 6 metri di profondità garantisce la loro totale assenza. Pertanto, neanche prodotti chimici quali i pesticidi si rendono necessari nella serra subacquea situata a Noli.
L’ultimo vantaggio del Nemo’s Garden concerne proprio la possibilità di escludere cambiamenti climatici repentini, o alluvioni che rischino di azzerare tutto il raccolto. La particolare collocazione delle biosfere, nella fattispecie, protegge le piante da pericoli quali la siccità o le inondazioni, con il pregio anche di mantenere una temperatura costante.
Le 9 biosfere collocate a 6 metri di profondità, nella baia di Noli (SV), sono ricche di piante di qualunque tipo. Al momento sono state sperimentate coltivazioni quali pomodori, piselli, fagioli e piante aromatiche (in modo particolare il basilico). Ma la vera sfida del Nemo’s Garden, oltre a quella di implementare il numero di coltivazioni, è di far conoscere tutti i benefici di questo progetto Made in Italy anche all’estero.
In modo particolare, il progetto nato dall’idea di Sergio Gamberini vorrebbe esportare la coltivazione subacquea in tutte quelle zone in cui l’agricoltura, per motivazioni ambientali o di natura economica, sia resa difficile proprio a causa della scarsità d’acqua. Un progetto che, considerati i tempi sorprendenti entro i quali è stato attualizzato, potrebbe rappresentare la vera svolta del futuro.
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