L’orribile fine di un giovane ritrovato nello stomaco di un pitone. Era sparito dalla circolazione, poi purtroppo si è scoperto il motivo della sua scomparsa.
Ritrovato nello stomaco di un pitone: è il drammatico e terribile fato di un giovane del quale non si era saputo più nulla. I pitoni sono tra i più temibili predatori esistenti sul nostro pianeta e colpiscono in maniera inesorabile. L’attacco di uno di questi serpenti che possono raggiungere delle dimensioni enormi può essere improvviso, e quando avviene ciò, per la vittima prescelta dal pauroso rettile non c’è niente da fare. Anche perché è pressoché impossibile liberarsi dalla sua presa avvolgente.
E purtroppo questo deve avere pensato il ragazzo ritrovato nello stomaco di un pitone, nel corso dei suoi ultimi secondi di vita. Gli esemplari di pitone più grandi possono raggiungere i 9 metri di lunghezza e più di 140 chili di peso. Se uno di questi esseri dovesse circondarci comincerebbe anzitutto ad immobilizzarci, impedendoci di usare sia le gambe che le braccia. E comunque non ce ne darebbe il tempo, dal momento che tale morsa esercita una stretta capace di provocare la morte per arresto cardiocircolatorio.
Si pensa comunemente che la stretta di un pitone uccida perché provochi soffocamento, ma non è così. La forza muscolare che riesce ad esercitare blocca letteralmente la circolazione sanguigna ed il cuore. E le forze dell’ordine che presidiano il villaggio di Salubiro, in Indonesia, più nello specifico sull’isola di Sulawesi, non hanno dubbi. Il giovane abitante del posto ritrovato nello stomaco di un pitone, un venticinquenne, deve essere morto proprio in questo modo. Così l’enorme serpente ha potuto ingoiare in un solo colpo questo giovane umano adulto. E non è la prima volta che succede qualcosa del genere.
Alcuni residenti del villaggio hanno notato la presenza del pitone, che era insolitamente gonfio, e hanno capito che l’animale doveva avere mangiato da poco tempo. La digestione non era stata portata in atto perché nel frattempo il pitone era morto. Fatto sta che questi individui hanno pensato bene di aprire il corpo del pitone per vedere che cosa avesse ingoiato. La dieta consueta di questo predatore prevede scimmie e maiali di piccole dimensioni, ma gli esemplari più grossi possono mangiare in un sol colpo addirittura cervi ed antilopi.
Con loro somma sorpresa e soprattutto raccapriccio, gli uomini hanno scoperto il cadavere di un certo Akbar, che lavorava nelle piantagioni di olio di palma che sorgono nel luogo. La vicenda risale alla fine del marzo del 2017, dopo che Akbar era sparito nel nulla da circa sette giorni. Le prime cose ad emergere dal serpente morto e sventrato erano state le gambe dell’uomo ed uno stivale.
C’è comunque una particolarità che contraddistingue l’attacco subito dalla sfortunata vittima. Si pensa che questi sia stato aggredito alle spalle ed all’improvviso dal serpente, visto che presentava una vistosa ferita sulla schiena. Ferita inferta dai denti affilati del pitone, che può scegliere anche questa modalità di attacco come effetto sorpresa. Va detto però che è insolito che un serpente, per quanto grosso, assalga un uomo.
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