Lo Stato di New York ci regala l’ultima scoperta interessante dell’area: una foresta fossile tra le più antiche del mondo. Vediamo insieme le informazioni emerse
Le foreste fossili sono dei veri e propri straordinari giacimenti vegetali, ricchi di evidenze di attività naturali. Gli alberi sono interamente ricoperti di sedimenti fini, risultato anche della permineralizzazione che trasforma i tessuti organici in minerali. Sono presenti in molte zone e regioni del Pianeta e consentono l’osservazione scientifica di tronchi e altre parti perfettamente conservati. Questi siti preistorici sono oggetto di interesse da parte della ricerca paleontologica e paleobotanica.
La loro formazione è dovuta ad eventi naturali del passato più remoto e i processi di fossilizzazione che si sono innescano hanno pietrificato letteralmente le parti legnose, rendendole in tutto e per tutto dei minerali. Il processo si compone di più fasi quali la sepoltura, l’anossia e la mineralizzazione finale. Gli alberi vengono nel tempo ricoperti da strati di materiale fine, come cenere vulcanica o argilla, fino al punto di ritrovarsi senza ossigeno. In questo modo si rallenta la decomposizione e il legno muta, con estrema lentezza, in un blocco inattaccabile da intemperie e animali, resistendo per milioni di anni. La cristallizzazione dei minerali attua la trasformazione in legno pietrificato.
E’ la più antica mai scoperta e si trova nello Stato di New York, all’interno di una cava di arenaria. La datazione stimata la fa risalire a ben 386 milioni di anni fa, classificandola come la più vecchia al mondo, superando quella di Gilboa di circa 2/3 milioni di anni, situata nella stessa regione. Preziosa in tutta la sua ricchezza di elementi preistorici e fossili, è in grado di raccontare come gli alberi abbiano iniziato ad assorbire l’anidride carbonica e si rivela fonte di dati relativi agli ecosistemi di allora.
Gli alberi stessi rinvenuti hanno le sembianze della vegetazione antica, oggi estinta. Sono stati ritrovati gruppi di Cladoxylopsid alti 10 metri, privi di foglie, e un Archaeopteris, affine al Pino, ma con le felci al posto degli aghi. Niente fauna dato che i primi dinosauri risalgono a circa 150 milioni di anni dopo, né vertebrati, né uccelli. Solo alcuni insetti primitivi simili ai millepiedi. Le preziose foreste segnano una svolta epocale e significativa della vita sulla Terra, determinando un impatto notevole sull’ecologia, sul clima e sui livelli di anidride carbonica presente nell’atmosfera.
Prima della nascita delle foreste il Pianeta aveva livelli incredibili di Co2 e presentava un clima molto caldo e inospitale. Il rinvenimento fornisce ampi dati di importanza strategica nello studio degli alberi presenti all’epoca e di tutte le dinamiche ad essi associate. Un’interessante panoramica di come la Terra sia diventata via via un pianeta boscoso e ricco di vegetazione, cambiandone per sempre il volto e la chimica del suolo.
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