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Agricoltura e Allevamento

Niente vitamina C quest’anno: mandarini ed arance addio, ecco perché rischiano di sparire dalle nostre tavole

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A rischio una delle produzioni più importanti d’Italia, sta succedendo in queste ore ed è già allarme

Niente vitamina C quest'anno
Albero mandarini (Ecoo.it)

Stiamo per entrare nel pieno del periodo degli agrumi, un momento in cui, con l’avvicinarsi dell’inverno, questi frutti possono garantire un surplus di benessere al nostro organismo regalando importanti dosi di vitamina C in grado di rinforzare il nostro sistema immunitario e renderci così meno predisposti ai malanni di stagione. Consumare agrumi come mandarini ed arance è un metodo gustoso per incentivare il nostro benessere ma in futuro portare in tavola questi prodotti potrebbe essere sempre più difficile.

Ad allarmare tutti sono le ultime notizie arrivare direttamente dai campi, esiste infatti una minaccia da non sottovalutare che rischia di minare fortemente le produzioni, importantissime per l’economia del nostro territorio visto che l’Italia è tra i maggiori produttori di agrumi. La nube che incombe e dilaga sempre di più viene chiamata “macchia nera” e sono già moltissimi gli agricoltori che stanno chiedendo aiuto per contrastare il problema.

Allarme “Macchia nera” una nuova fitopatologia minaccia le colture italiane

afidi sugli agrumi(Ecoo.it)

Nonostante la Spagna ci superi, seppur di poco, l’Italia è con orgoglio tra le nazioni leader nella produzione di agrumi, una tradizione antica che per l’economia italiana significa esportazioni per circa 250 milioni di euro. A gettare delle ombre sulla produzione di agrumi ci sta pensando tuttavia una nuova fitopatologia arrivata purtroppo dall’estero ed in grado di decimare le coltivazioni, a lanciare l’allarme è stata Confagricoltura ed a quanto pare c’è bisogno di interventi immediati.

A minacciare le nostre colture è ancora una volta un virus arrivato dalle terre asiatiche, un patogeni che non è nuovo sul nostro territorio ma che solo nell’ultimo decennio ha mostrato il suo vero potenziale distruttivo. Questo patogeno viene trasmesso dagli afidi, minuscoli insetti comuni sugli agrumi e che porta alla defogliazione e al disseccamento dei rami condannando in poco tempo l’intera pianta colpita.

Come se questo problema non fosse però già abbastanza, negli ultimi anni anche una nuova fitopatologia sta facendo la sua comparsa, parliamo del CBS, comunemente noto come “Macchia Nera“, una patologia fungina proveniente dall’Africa che si manifesta appunto come una macchia nera che copre i frutti e che li rende inadatti al commercio. Nei primi mesi dell’anno sono stati identificati 33 casi di CBS su agrumi provenienti dall’Africa ed il rischio di contaminazione delle nostre colture è altissimo.

Produttori di agrumi in pieno allarme

arance ricche di vitamina C(Ecoo.it)

Di fronte a queste minacce Confagricoltura ha già lanciato diversi allarmi, sottolineando l’urgente bisogno di azioni concrete per fermare tali minacce prima che sia troppo tardi. L’insorgere di queste due patologie insieme potrebbe infatti minare non solo un patrimonio italiano ma anche l’economia di un intero settore con i danni che sarebbero incalcolabili.

Ciò che bisogna fare è accentuare immediatamente i controlli per quel che riguarda la frutta importata oltre che pensare ad una serie di misure preventive per combattere tali malattie. Senza una mobilitazione il rischio si fa sempre più grande, un rischio che la nostra nazione, tuttavia, non può permettersi di correre. La questione per ora è stata portata a Bruxelles nell’ultima riunione del gruppo di lavoro Copa-Cogeca, a battere il pugno insieme all’Italia è stata anche la Spagna e adesso ci si aspetta che sia l’Europa a muoversi per far sì che si possa limitare il danno.

Quel che è certo è che i produttori di agrumi in questo momento sono in piena allarme e, se anche per quest’anno la produzione sembra essere garantita, per i prossimi non vi sarà più la stessa certezza.

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