È fortemente a rischio la salute del Nilo fiume è necessario all’ecosistema ed anche alla vita della popolazione limitrofa
Sin dall’antichità il Nilo è uno dei fiumi che simboleggiano prosperità e vita per le civiltà limitrofe. Non a caso non veniva considerato esclusivamente come un fiume, ma anche idolatrato come una divinità. Purtroppo nei millenni le condizioni si sono modificate. Egitto è un luogo dove le restrizioni dovute alla causa ambientalista ancora non sono state implementate. Ed a soffrirne è l’ecosistema in generale, e la salute umana.
A gettare un campanello d’allarme che potrebbe forse sensibilizzare le istituzioni su una gestione migliore degli scarichi delle industrie e del sistema fognario egiziano, arriva uno studio che ha analizzato una buona quantità di acqua del Nilo. Dai risultati è emerso che i campioni sono stati trovati fortemente contaminati da metalli pesanti come zinco, nichel e cadmio, che a differenza delle sostanze organiche non si decompongono nell’acqua.
Le analisi sull’acqua del Nilo
La presenza di metalli pesanti nelle acque del Nilo rischia di vanificare buona parte del suo ruolo, che è non solo quello di essere utilizzato dalla popolazione, ma anche di irrigare i campi combattendo la siccità, che in Egitto è sempre più incidente. L’inquinamento sta trasformando il Nilo, una delle risorse di vita più antiche del mondo, in un deserto. La presenza dei metalli pesanti inficia fortemente sulla vita della fauna e flora fluviale che a sua volta rende sempre più sterile l’acqua e priva di quell’humus è necessario per rendere le coltivazioni fertili.
Le conseguenze sulla fauna e sull’uomo
Lo studio statunitense ha dimostrato come i metalli pesanti come il cadmio, il rame, lo zinco ed il nichel, danneggino la fauna che vive intorno al Nilo. Ed anche la salute delle persone che vivono lì intorno. Sono stati stimati 60 milioni di persone che potrebbero essere a serio rischio, ed anche numerose specie di uccelli migratori. Allo studio si affianca l’appello di migliorare la depurazione degli scarti industriali che finiscono inevitabilmente nel fiume, ed anche di stare più attenti alle sostanze chimiche utilizzate per la coltivazione, che inquinano fortemente le acque e non si dissolvono.