La mattina del 16 gennaio 1954, un incidente ferroviario avvenne lungo la linea Messina-Catania a Nizza di Sicilia: nello scontro morì una persona ed altre 20 rimasero ferite.
Gli anni ’50 rimarranno indimenticabili: il boom economico, subito dopo il secondo conflitto mondiale, gli anni della rinascita, ma anche del divertimento, della musica rock ‘n’ roll, dei jeans, della vita mondana e della spensieratezza.
Purtroppo, anni segnati anche da orribili tragedie come quella verificatasi nel 1954 nei pressi della stazione ferroviaria di Nizza di Sicilia, piccolo centro della provincia di Messina. Uno scontro fra due treni che ha provocato la morte di una persona ed il ferimento di altre 20.
Una giornata di pieno inverno del 1954, poco dopo le festività natalizia verrà ricordata in Sicilia per un tragico incidente ferroviario. È il 16 gennaio quando un terrificante incidente si verificò all’altezza della stazione di Nizza di Sicilia, in provincia di Messina. Si trattò di uno spaventoso scontro fra due treni che viaggiavano lungo la linea Messina-Catania.
Secondo quanto venne ricostruito all’epoca, il primo convoglio, un direttissimo con destinazione Palermo, era partito alle prime luci dell’alba dal capoluogo etneo ed aveva raggiunto, intorno alle 6, la stazione di Nizza di Sicilia, dove non si sarebbe dovuto fermare, ma solo transitare. Nonostante, vi fosse il segnale di via impedita, il macchinista proseguì per errore la sua corsa, ma in quel momento sopraggiunse un treno merci, trainato da una locomotiva a vapore: inevitabile il violentissimo impatto.
Lo scontro distrusse parte delle due locomotive. Quando arrivarono sul posto, all’altezza di un casello, i soccorsi, per il macchinista del direttissimo partito da Catania era troppo tardi. Fu possibile solo constatarne la morte. Altri 20 passeggeri rimasero feriti, alcuni dei quali in maniera grave e furono portati presso gli ospedali della zona per le cure del caso.
Dopo l’incidente ferroviario venne subito accertata la causa che aveva portato allo scontro tra i due convogli: un errore umano. Il macchinista del direttissimo, deceduto nell’impatto, purtroppo, non rispettò il segnale di via impedita che segnalava il passaggio del convoglio merci, leggermente in ritardo rispetto al previsto.
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