No Mow è una campagna di sensibilizzazione a tema giardino il cui obiettivo è invertire la rotta nei confronti dei metodi spesso insostenibili derivanti dalla sua manutenzione.
Avere un giardino è un lusso. Qualsiasi casa dotata di uno spazio verde ha, infatti, un quid in più: in questo luogo si vivono momenti indimenticabili, organizzando cene e pranzi con gli amici, e non da ultimo ritagliandosi attimi di relax tra i tanti impegni quotidiani.
Seppur il giardino abbia molti pregi, cela al suo interno un grande difetto: la manutenzione, spesso piuttosto laboriosa. Tra bagnare le piante, potare gli alberi e tagliare l’erba, sono tante le operazioni da eseguire per farlo risplendere. D’altronde non occuparsi delle sua manutenzione ordinaria, ma anche di quella straordinaria, significa averlo incolto, finendo poi per dover fare interventi più onerosi, chiamando specialisti ad hoc.
A proteggere i giardini ci pensa un nuovo movimento nato in Inghilterra: battezzato “No Mow”, è stato promosso mediante una campagna, organizzata da Plantlife, associazione internazionale dedicata all’universo delle piante.
Per tutto il mese di maggio, Plantlife si fa promotrice del nuovo movimento No Mow a tema giardini con la missione di sostenere il benessere degli spazi verdi per proteggere natura e animali.
Già nel 2019 aveva visto la luce un’iniziativa simile, denominata “No Mow May”, lanciata sempre da Plantlife. Ma la novità lanciata in questo 2023 ha obiettivi più ambizioni non limitandosi a un solo mese, ma guardando a tutto l’anno con l’intento di diffondersi a livello globale.
No Mow, che significa letteralmente “non falciare”, ha l’obiettivo di promuovere la cultura del giardino dal punto di vista ecologico ancora prima di quello estetico. Coloro che abbracciano la filosofia alla base di questo movimento si impegnano a mettere in campo azioni a tutela degli spazi verdi.
Tra queste per esempio ridurre la frequenza con cui si taglia il prato, allo scopo di rispettare il naturale corso delle piante e degli animali. È stato scoperto per esempio come tagliando l’erba due volte al mese, invece che quattro, i fiori sboccino di più e le visite delle api aumentino.
Soprattutto in questi mesi primaverili di solito si corre per tagliare il prato: il movimento No Maw vuole invertire la rotta evitando di farlo troppo spesso.
Questo non è un incentivo a lasciar andare il proprio giardino, ma anzi, rispettarlo nelle sue peculiarità. In generale per la sua cura è necessario mettere in campo azioni non troppo invasive nel segno della sostenibilità e dell’innovazione: con questa nuova campagna di sensibilizzazione si spinge a curare il giardino in modo green.
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