Verrebbe da dire che tutto il mondo è paese ma ci sono alcuni nomi di città in Italia che sono talmente tanto strani da trasformarsi nell’attrazione principale e nel motivo per cui questi luoghi vengono visitati
La toponomastica, ovvero la disciplina che si occupa di dare un nome agli elementi geografici che poi vanno inseriti nelle cartine, molto spesso si trova a registrare i nomi di luoghi che sono corruzioni di corruzioni di stravolgimenti di storie e pensieri molto antichi. Ogni montagna, collina, fiume, città e paese nasce innanzitutto come comunità o come elemento naturale e punto di riferimento. E per questo motivo molti nomi richiamano immediatamente una caratteristica storica o geografica del luogo.
Basta pensare ai nomi delle montagne. Uno di quelli che sembrano più banali in assoluto ma che rendono bene l’idea è per esempio il Gran Sasso, in Abruzzo. Non lontano da un’altra montagna che invece prende il nome da una divinità: la Maiella. Questa montagna si chiama infatti così in onore di Maja, una delle divinità più importanti legate alla natura, che secondo la leggenda proprio ai piedi della montagna, su cui è ora scolpito il suo profilo, è stata sepolta quando, distrutta dal dolore per la perdita del figlio, si è accasciata ed è morta nella valle di fronte al Gran Sasso. Altri luoghi hanno invece nomi che, nonostante possano essere riconducibili a elementi o eventi importanti, si sono poi trasformati in parole che possono dare origine a divertenti fraintendimenti.
I nomi più strani delle città italiane, tra Dante e antichi mestieri
In tutto il mondo esistono luoghi che hanno nomi estremamente strani ma spesso immaginiamo che siano nomi di paesi e città esotiche e invece se ne trovano tanti anche su e giù per lo Stivale. Di certo si tratta di un biglietto da visita un po’ particolare come per esempio per quelli che abitano nella zona di Porto Tolle, provincia di Rovigo, in un luogo che si chiama Gnocca e che tra l’altro si trova vicino ad un altro posto con un nome che potremmo definire sinonimo: Donzella. La somiglianza e la vicinanza dei due luoghi di certo non può essere un caso, soprattutto perché esiste anche un ramo del Po che si chiama proprio Po della Donzella e che scorre nei pressi di questi luoghi. Cosa avranno voluto dirci gli antichi abitanti?
Ma se gli abitanti di Gnocca vivono una strana situazione altrettanto strana deve essere la vita di chi sulla carta d’identità ha scritto: residenza Scannabue. Un piccolo comune che si trova in provincia di Cremona e che potrebbe essere un toponimo derivato dall’attività principale che si praticava nell’area. Nome strano è poi di certo quello di Purgatorio, che è in realtà un toponimo anche piuttosto diffuso. Si trova per esempio un comune di Purgatorio sia in provincia di Trapani sia a Salerno. Ma di certo vivere in un luogo con questo nome deve essere particolare e dare un senso di …sospensione.
C’è anche Disney!
Sembra un luogo che dovrebbe omaggiare uno dei personaggi più famosi della casa di Topolino ma in realtà Paperino, che si trova in provincia di Prato, non deriva dal papero più famoso del mondo. In questo caso, un po’ come per la Maiella con cui abbiamo iniziato, occorre tornare molto indietro nel tempo. Paperino arriva infatti da Paperium, nome reale di un legionario romano che nella zona che ha preso poi questo nome fece costruire una villa che poi è rimasta come luogo di riferimento.