Dici spesso non lo so? Beh devi sapere che secondo un’importante ricerca potresti aver dato la risposta piu’ intelligente.
E’ davvero particolare il mondo delle relazioni sociali, fatte di dialogo, chiacchiere e tutto ciò che ne deriva. Diciamo che il modo di rapportarsi all’altro è cambiato totalmente nel corso dei decenni, complice chiaramente l’introduzione dei social e in generale del web. Non ci sentiamo di affermare che sia un’evoluzione, ma un cambiamento notevole sicuramente.
Adesso si parla meno magari di presente e si chatta tanto, forse troppo. Essere preparati su tutto è il sogno di molti ma ci sarà sempre qualcosa che ci sfugga. Ad ogni modo ci sarà sempre quell’occasione nella quale ci troviamo privi di argomentazione e rispondere “Non lo so” risulta essere l’unica via di uscita.
Non è imbarazzante rispondere non lo so ad una domanda. E’ un modo per evadere dalla discussione ma ad ogni modo una presa di posizione onesta, ovvero anziché mentire e dire cose che non si sanno, è meglio chiudere tutto sul nascere, del resto nessuno è onnisciente. Ma da oggi imparerai altre motivazioni per cui valga la pena dire “Non lo so”.
Non avere la risposta non è qualcosa che vada concepita in maniera negativa, a questa conclusione è pervenuta Lizette Warner, autrice del libro “Power, Poise, and Presence: A New Approach to Authentic Leadership”. Per l’uomo può essere difficile ammettere di non sapere una cosa. Alla stessa conclusione è arrivata la Yale University che ha fatto uno studio sul campo per dimostrare quanto le persone vivono costantemente nella posizione di fornire a chiunque si presenti davanti “l’illusione di profondità esplicativa”.
Una sensazione che si nutra dalla convinzione – sovente errata – di sapere molte più cose di quelle che in realtà si sanno.
Gli intervistati, infatti, nella fattispecie affermavano di conoscere argomenti complessi ma la cui ignoranza emergeva all’atto pratico di spiegare per bene il tutto.
“So di non sapere” disse Socrate durante la giuria che lo condannò a morte, ma è questa la base della filosofia di tutta la sua vita. Un modo, una presa di posizione che ben si scaglia contro i tuttologi di oggi, persone che credono di sapere tutto. E con l’avvento dei social questo fenomeno sta diventando sempre meno sostenibile.
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