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Non solo l’anguilla elettrica: 5 pesci che danno la scossa, alcuni si trovano nei nostri mari

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Alcuni si trovano nei nostri mari e danno la scossa: quali pesci sono, oltre alla famigerata anguilla elettrica.

Il terrore di poter incappare in alcuni di loro è sempre forte: chi non ha mai avuto paura, ad esempio, di essere morso dall’anguilla elettrica? Si tratta di un pesce in grado di produrre un campo elettrico che si manifesta attraverso scosse elettriche, le quali sono potenzialmente pericolose per l’uomo. Molti sostengono anche che sia pericolosa per lo stesso motivo la murena, molto diffusa nel Mar Mediterraneo.

anguilla elettrica
Non solo anguilla elettrica (Ecoo.it)

Non è così, il morso della murena – un pesce che appare come un misto tra un serpente e un’anguilla – è potente, sviluppa anche una tossina, è doloroso sicuramente, ma non produce alcuna scossa. Inoltre, le anguille elettriche nulla hanno a che fare con le comuni anguille che si trovano nei nostri mari. Cerchiamo dunque di capire quali pesci danno la scossa e tra questi quelli che possiamo trovarci davanti, al largo delle nostre coste.

Il pesce elefante vive in acqua dolce

Pesce elefante (Ecoo.it)

Noto comunemente come pesce elefante, il Gnathonemus petersii vive principalmente in fondali melmosi o sabbiosi, ambienti poco luminosi come corsi d’acqua con lenta corrente o laghetti palustri. La temperatura dell’acqua in cui vive deve essere abbastanza alta, superando abbondantemente i 20 gradi centigradi. Per questo non lo troviamo nei nostri fiumi e laghi, ma nei bacini del Congo, del Niger, dell’Ogun e del Chari superiore.

Si presenta con un corpo allungato e appiattito sui fianchi ed è riconoscibile dalla sua bocca sporgente, che ricorda una proboscide, da cui appunto deriva il nome comune del pesce. L’organo elettrico, che è composto da cellule muscolari specializzate che producono impulsi bioelettrici, di fatto crea intorno a questo pesce un vero e proprio campo magnetico.

Il pesce gatto elettrico: non confondetelo coi nostri pesci gatto

Pesce gatto elettrico (Ecoo.it)

Particolarmente pericoloso viene considerato il pesce gatto elettrico, che non va confuso coi comuni pesci gatto che vivono anche nei nostri fiumi e nei nostri laghi. Nome scientifico Malapterurus electricus, questo pesce ha un corpo allungato ma massiccio, con una testa grande e occhi piccoli che brillano al buio. Non possiede una pinna dorsale, bensì una pinna adiposa vicino alla coda.

Il suo habitat naturale è tutto situato all’interno del continente africano e in particolare abita le acque dolci tropicali di molti Paesi dell’Africa. La sua scossa appare davvero potentissima: infatti, è in grado di produrre scariche elettriche fino a 350 volt. I suoi organi elettrici sono disposti a coppie sui fianchi, e li usa per autodifesa ma anche per cacciare e orientarsi nelle acque torbide.

Pesce coltello fantasma: dà la scossa durante l’accoppiamento

Pesce coltello fantasma (Ecoo.it)

Vive nel Sud America, prevalentemente nei fondali sabbiosi del Guatemala e dell’Argentina, un pesce che è noto col nome di pesce coltello fantasma: abita in particolare zone con forti correnti e si rifugia tra rocce e anfratti. Ha una forma allungata e affusolata che ricorda la dinamicità di un coltello, ragione per la quale prende il nome comune con cui lo conosciamo.

Questo pesce esotico raggiunge i 50 cm di lunghezza, ed è dotato di una pinna pettorale a forma di ventaglio, che è posta sulla pancia e che viene utilizzata dallo stesso per muoversi con agilità. In genere vaga in modo sereno e abitudinario, ma se attaccato sa come difendersi e diventa particolarmente aggressivo. Inoltre, sia i maschi che le femmine di questa specie producono elettricità durante l’accoppiamento.

Il pesce prete o Lucerna: attenzione ai nostri mari

Pesce prete (Ecoo.it)

Alcuni pesci elettrofori vivono anche nei nostri mari: un esempio tipico è quello del pesce prete, detto anche Lucerna, o nel nome scientifico Uranoscopus scaber. Lo troviamo di solito nel Mar Mediterraneo, nel Mar Nero e nell’Oceano Atlantico orientale, in quest’ultimo caso specifico tra il Marocco e la Spagna. Si distingue per la sua testa ampia e piatta, con occhi, narici e bocca orientati verso l’alto, con denti affilati.

Le scariche elettriche che produce nulla hanno a che vedere con quelle di altri pesci elettrofori, in quanto di gran lunga minori. Si tratta di scosse che infatti non hanno conseguenza, mentre in realtà appare particolarmente pericoloso il fatto che abbia due spine velenose sul dorso, rivolte verso l’alto. In ogni caso, la tossicità delle sue spine è minore rispetto a quella di altri pesci.

Le torpedini, quanti pesci che popolano i nostri mari

Torpedini (Ecoo.it)

Abitano anche il Mar Mediterraneo, davanti alle nostre coste e non solo, le torpedini, pesci dei quali abbiamo diverse specie: la marezzata, la nera o nobiliana, l’ocellata, in particolare. Questo pesce stordisce le sue prede, utilizzando due organi elettrici localizzati ai lati della testa, che appunto producono una scarica elettrica.

La produzione di elettricità è controllata dal sistema nervoso e questi organi funzionano come una batteria vera e propria. Per difendersi, questi pesci possono attaccare anche l’uomo, ma in ogni caso c’è da stare tranquilli, perché il loro voltaggio è sicuramente inferiore a quello di specie più pericolose.

Si aggira intorno a 50-60 volt, ossia un quarto di quella che può essere la scossa che rischiamo di prendere all’interno delle nostre abitazioni, con la corrente elettrica.

Gabriele Mastroleo

Da sempre attento alle tematiche ambientali, collaboro con organizzazioni e associazioni del terzo settore che si occupano sia di questo tema, che di altre importanti tematiche sociali. La mia unica esperienza di politica rappresentativa è stata la candidatura a consigliere comunale con un partito ambientalista.

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