Oltre ai tanto odiosi e fastidiosissimi pidocchi, c’è un altro parassita che si può attaccare ai capelli e creare più di un problema
Da quando si frequentano le scuole, uno dei pericoli costanti è rappresentato dai pidocchi. Si tratta di parassiti di 4 mm che si attaccano al capo grazie alle sei robuste zampe provviste di uncini. A caratterizzare questi animaletti, privi di ali, la capacità di deporre, nel corso della loro vita, fino a 300 uova che, grazie al color madreperla, si possono confondere con scaglie di forfora.
Eppure questi non sono gli unici parassiti che si possono attaccare ai nostri capelli o al nostro corpo, soprattutto durante una passeggiata in pineta. Si tratta delle famigerate zecche. Animaletti pericolosissimi che si aggrappano sul nostro corpo (e su quello dei nostri animali) e che possono creare più di un problema.
Zecche, tutto quello che bisogna sapere
Il rischio di incontrare le zecche è maggiore quando, magari, si fa una passeggiata nei boschi, in campagna. Questi minuscoli parassiti, quando mordono, la maggior parte delle volte non sono pericolosi sebbene possano trasmettere alcune malattie come l’encefalite virale, la malattia di Lyme, la febbre Q, quella maculosa, la brucellosi, la salmonellosi e la prioplasmosi.
Qualora decidiate di fare una piacevole camminata, in montagna o in un bosco, dunque, sono da evitare scarpe aperte, pantaloncini e in più è fondamentale indossare sempre un cappello. Quindi indossate sempre abiti lunghi e coprenti. Soprattutto qualora si dovesse optare per zone dove l’erba è alta. Infatti, è bene sottolinearlo, non volano e non saltano. Queste si spostano portandosi sulle estremità delle piante erbacee e dei cespugli. E nello stesso modo si attaccano a peli, capelli e vestiti. E molto difficilmente ci accorgeremo della sua presenza.
Al termine della passeggiata, poi, è fondamentale fare un controllo su vestiti e in tutto il corpo comprendendo anche le zone meno esposte come ascelle, inguine e piedi. Zone dove le zecche si possono nascondere con maggiore facilità. Non bisogna mai dimenticare che poi il morso di questi parassiti non è facilmente riconoscibile visto che non è doloroso e, a differenza delle punture di altri insetti come api e zanzare, non dà prurito. Il morso infatti viene notato in un secondo momento quando si inizia a sentire un prudere nella zona in cui la zecca ha morso.