C’è un sacco nella spazzatura che si muove, con qualcosa di vivo che lo agita dall’interno. La scoperta fatta dai netturbini è spaventosa.
Un sacco nella spazzatura ha attirato l’attenzione di alcuni netturbini, impegnati a fare il loro lavoro di raccolta dei rifiuti. Gli operatori ecologici si accorgono in maniera netta e distinta del fatto che al suo interno c’è qualcosa di vivo. Infatti il sacco nella spazzatura si muove, e questo non può avvenire se non a causa di qualche esserino rinchiuso e sigillato al suo interno, dal momento che la situazione si svolge in totale assenza di fenomeni atmosferici.
Il sacco nella spazzatura viene raccolto dagli uomini – si tratta di almeno tre persone – i quali si premurano di fare con delicatezza la loro opera di salvataggio. La vicenda si è svolta in una non precisata zona di Napoli o provincia. Stando al dialetto particolare con l’inclinazione evidente di uno dei netturbini rimasti coinvolti in questa vicenda, si pensa che l’area coinvolta sia quella di Torre Annunziata. Questi uomini si sono resi autori di un intervento a dir poco provvidenziale. Senza di loro con tutta probabilità l’animaletto che si trovava ad essere prigioniero all’interno del sacco nella spazzatura non ce l’avrebbe fatta.
I lavoratori si danno consigli su come aprire il sacco, che pare essere di nylon, cercando di evitare che l’animale dentro possa farsi del male. E dopo pochi altri secondi si intravedono le zampe e poi il musetto di quello che è un povero cane. Sembra proprio che sia di appena pochi mesi di vita, si dimena e si agita ed appare visibilmente spaventato. Non potrebbe essere diversamente. Quel povero cane che si era fidato dell’umano che poi gli ha fatto chiesto giustamente ora nutre della comprensibile paura.
Lo spavento per il timore di potere ricevere un trattamento anche peggiore attanaglia il povero cagnolino. Ma per fortuna questa volta gli è andata bene perché questi altri umani lo hanno salvato. Il sacco è presto tagliato e l’animale esce fuori, riuscendo così a sopravvivere. Gli uomini che gli stanno intorno provano a tranquillizzarlo ed in alcuni passaggi è possibile ascoltare in maniera evidente quella che è la loro rabbia nei confronti della persona o delle persone che si sono macchiate di un simile scempio.
Solo i codardi fanno questo e si comportano così, e purtroppo non è la prima volta che succede una cosa di questo tipo. Purtroppo non sappiamo cosa ne sia stato del cane anche se c’è da pensare che possiamo stare tranquilli. Perché certamente i netturbini che lo hanno soccorso e tratto in salvo lo avranno affidato alle sapienti cure di un qualche canile dei dintorni oppure di qualche associazione animalista. Ma per il resto sembra di certo difficile che il colpevole od i colpevoli possano essere puniti per questo reato di abbandono di animali aggravato dalla crudeltà oltre che dal fatto che tutto ciò si presenta come una azione premeditata.
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