Una “nuvola arancione” ha avvolto nei giorni scorsi la città di New York: a provocarla gli incendi divampati in Canada. Gli esperti lanciano l’allarme.
Paura nei giorni scorsi a New York, invasa da un enorme “nuvola arancione”. Una scena surreale degna del set di un film di fantascienza che ha lasciato scioccata l’intera popolazione, costretta a dover rimanere chiusa in casa.
La nube è stata provocata dagli incendi verificatisi in Canada e nel nord degli Stati Uniti e poi trascinata dal vento sino alla Grande mela. Una situazione che ha messo in allarme gli esperti per via degli alti livelli d’inquinamento registratisi.
Alcuni devastanti incendi hanno divorato interi boschi nella provincia canadese del Quebec e negli Stati Uniti orientali. Numerosissime squadre di soccorso e dei vigili del fuoco sono state impegnate per domare gli oltre 400 roghi scoppiati da alcune settimane.
Le altissime e vaste fiamme hanno provocato un’enorme nube di fumo che il vento ha trascinato sino alla città di New York. La Grande mela, difatti, qualche giorno fa, è stata invasa da una “nuvola arancione”, uno scenario surreale documentato anche sui social con gli abitanti che hanno condiviso foto e video dell’accaduto. Gli esperti, scrive la redazione del quotidiano britannico The Guardian, hanno raccomandato a tutti i residenti di rimanere in casa visti i livelli record di inquinamento rilevati e di tenere finestre e porte chiuse.
Chi è stato costretto ad uscire ha indossato mascherine filtranti per evitare l’esposizione alle sostanze inquinanti nell’aria. Tra queste monossido di carbonio, idrocarburi policiclici aromatici e particelle di PM 2.5. Una situazione che, secondo gli esperti, non si sarebbe mai verificata e molto rischiosa per la salute dei cittadini newyorkesi, soprattutto quelli più fragili o già affetti da patologie respiratorie.
La nube arancione non ha interessato solo la città di New York. Il fumo avrebbe invaso anche Washington DC, Delaware e Pennsylvania. Ad essere a rischio, secondo le stime degli esperti, un totale di circa 110 milioni di persone statunitensi. Anche in queste zone, difatti, si sono registrati significativi di livelli dell’inquinamento dell’aria.
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