Le situazioni di nubifragi ed eccessivo caldo aumenteranno sempre di più, con grandinate, trombe d’aria e 45° di temperatura che diventeranno presto la normalità. I motivi.
Nubifragi ed eccessivo caldo, il perché di questo maltempo caratterizzato da precipitazioni spesso brevissime ma estremamente distruttive e che si intervallano ad una estate rovente come non mai ha una spiegazione ben specifica. La colpa è sempre del cambiamento climatico, fenomeno che ormai ha acclarato la propria presenza e che si è originato per l’accumulo in quantità eccessive di anidride carbonica nell’atmosfera. Il fenomeno trae origine già dai secoli passati, finendo con l’accentuarsi con l’affermarsi della industrializzazione.
Dal Secondo dopoguerra in poi la presenza di CO2 nell’atmosfera è diventato via via sempre più crescente, fino a raggiungere i livelli esasperanti di oggi. Tutto questo sta causando degli sconvolgimenti importanti che derivano dall’indebolimento dello strato protettivo che avvolge la Terra e che tiene a bada i raggi ultravioletti emessi dal Sole. Purtroppo il fatto di avere questo strato così compromesso dà adito al famigerato effetto serra, con l’aumento delle temperature che porta a degli sconvolgimenti quali nubifragi ed eccessivo caldo, scioglimento dei ghiacciai e siccità.
Nubifragi ed eccessivo caldo, andrà sempre peggio
Da qui trae origine una catena di causa ed effetto disastrosa, che va a portare degli sconquassamenti anche pesanti sui tessuti sociali ed economici in tutte le aree del mondo. L’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità riscontrato nel 2022 e che permane ancora adesso, e che ha causato una pesante recessione, è da attribuire anche a cataclismi distruttivi fuori stagione che hanno dimezzato i raccolti. Dal punto di vista climatico le anomalie stanno crescendo sempre più, al punto che, tra cinque anni – con il 2028 indicato come data di scadenza del Climate Clock – nubifragi ed eccessivo caldo diventeranno la spaventosa normalità.
A luglio 2023 gli eventi climatici estremi sono già stati il doppio rispetto al 2022 e l’anno in questione ha superato il suddetto 2022 in quanto a temperature elevate registrate in estate. Gli esperti però sono dell’idea che, da adesso in poi, ogni anno riuscirà a toccare questo triste record ogni dodici mesi. Sarà quindi la consuetudine avere a che fare con calore estremo, altissima umidità ed un clima che è tipico delle zone tropicali ed equatoriali. Tutto questo succede sia in Italia che in altre parti del mondo.
Perché la Pianura Padana è l’area più colpita dal maltempo anomalo in estate
Le trombe d’aria e le grandinate tendono a colpire però in particolare la Pianura Padana, e c’è una spiegazione in merito al perché proprio la grandine anche in estate sia aumentata di frequenza del 30% a partire dal 2010. A fornirla è l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Isac-Cnr) di Bologna. Se nei decenni passati vedere la grandine in estate rappresentava una eccezione, ora non lo è più perché la stessa Pianura Padana trattiene molto calore.
Inoltre la stessa è circondata per larghi tratti dalle montagne, ovvero dalla catena delle Alpi a nord a dagli Appennini in parte a sud. Questo genera dei corridoi nei quali si insinuano le correnti fredde di provenienza atlantica. Lo scontro tra aria calda e fredda trova le condizioni di temperatura ideali per la grandine ed anche per trombe d’aria. Gli esempi recenti si sono avuti in vaste aree della provincia di Milano e, pochi giorni prima, nel Cadore, dove una tempesta potentissima ha decimato diversi boschi. Situazioni del genere possono risultare assai facilmente molto pericolose per l’incolumità delle persone.