Come avrete potuto sentire nei telegiornali nazionali e sui maggiori quotidiani, il piano del Governo è chiaro: entro 3 anni verrà costruita la prima centrale nucleare sul territorio italiano. Non è ben chiaro dove e come, tutto è ancora nell’aere. Però, Berlusconi è parso molto più che fermo. Rafforzato dall’incontro avvenuto tre giorni fa con il Presidente russo Vladimir Putin, il Premier punta assolutamente sull’energia derivata dall’atomo. Vi dirò di più: sta lavorando al progetto di uno spot per promulgare sulla televisione Statale le esperienze di “innocua” convivenza tra centrali nucleari e cittadini, traendo esempio dai francesi. Le reazioni non si sono fatte attendere.
Andrea Lepore, responsabile della campagna nucleare di Greenpeace, non è stato troppo tenero nel descrivere l’azione del nostro Presidente del Consiglio: “È macabro che Berlusconi scelga cinicamente l’anniversario di Chernobyl per lanciare il suo progetto di propaganda sulla Rai per il nucleare“. Seguito a ruota da Laura Puppato, responsabile Politiche ambientali del Pd: “Berlusconi s’informi meglio: non c’è nessun estremismo ambientalista che vede il nucleare con il fumo negli occhi. C’è solo buon senso, associato a una realtà internazionale che investe tutte le risorse in energie rinnovabili: l’Ue ha calcolato in 50-60 anni la durata delle scorte di uranio“.
Più lapidaria l’Italia dei Valori, che annuncia con inamovibile convizione “Nessuna centrale sarà costruita in Italia“. Tanto che Massimo Donadi, Presidente del partito IdV alla Camera, annuncia che “Il 1° maggio l’Idv inizia la raccolta delle firme contro il nucleare e il referendum spazzerà via la colossale truffa atomica“.
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