A quasi 25 anni dal disastro nucleare di Chernobyl, si torna a parlare di protezione e tutela dell’uomo e dell’ambiente. E come salvaguardare quanto ruota attorno al reattore difettoso che il 26 aprile del 1986 provocò un’esplosione radioattiva costata la vita a 50 persone (e che ha rovinato l’esistenza di migliaia di persone, animali e vegetazione negli anni a seguire). Il Governo Europeo chiede al resto d’Europa di trovare i fondi necessari a ricoprire l’area ucraina soprastante la centrale nucleare con la costruzione di un tetto anti-radiazioni, capace di proteggere l’ambiente circostante.
La cifra necessaria per coprire le spese di quest’opera si aggira attorno alle 750 milioni di euro. Un esborso notevole per le Nazioni, che giustamente affrontano la crisi economica con grande difficoltà. Ma i soldi per questa impresa di possono trovare, sostengono. L’Inghilterra dà a tutti il buon esempio offrendo circa 53 milioni di euro, per poi aggiungerne altri 50 milioni più avanti.
Parlando del progetto ambizioso, si tratta di una nuova barriera mobile destinata a diventare una delle opere ingegneristiche del mondo grazie alle sue dimensioni e caratteristiche innovative. Il lavoro sarà svolto da un consorzio che riunisce Bechtel, la ditta statunitense che ha lavorato sulla metropolitana di Londra e il tunnel sotto la Manica.
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