Tra referendum, moratorie e altre iniziative, la vicenda nucleare in Italia rischia di complicarsi ulteriormente, facendo perdere di vista il reale confronto che dovrebbe avvenire circa la valutazione di un ritorno o meno allo sfruttamento dell’energia dell’atomo anche nella Penisola. In questo post vogliamo proporvi tre punti sui quali dibattere, che costituiscono alcuni degli elementi di principale contrasto tra i favorevoli e i contrari al nucleare. Non dimenticate di farci sapere la vostra opinione tra i commenti all’articolo.
Le centrali sono sicure?
Il primo punto di confronto è di solito rappresentato dal tema della sicurezza delle centrali nucleari. Quelle di nuova generazione, ancora in fase di progettazione, dovrebbero incrementare il livello di tutela per l’ambiente e per l’uomo. Ma il “cigno nero” sembra essere sempre in agguato, e quanto è accaduto a Fukushima pare dimostrarlo. Le centrali nucleari sono davvero sicure? Abbiamo gli elementi per valutare l’affidabilità di quelle di nuova generazione, che dovrebbero essere realizzate nella penisola?
Le scorie: dove metterle?
Il secondo elemento di contrasto tra i pro e i contro al nucleare è relativo al tema delle scorie, di difficile stoccaggio senza alcun pregiudizio per l’ambiente. I favorevoli al nucleare sostengono che oramai sia possibile realizzare depositi di scorie sufficientemente affidabili per evitare danni significativi alla natura e all’uomo. Ma gli effetti delle scorie potrebbero permanere nell’ecosistema per migliaia di anni, rimandando alle generazioni future il “nodo” da sciogliere circa l’abbattimento del loro impatto.
Ragioni economiche
Infine, lanciamo un terzo punto di confronto, relativo alla convenienza economica. Il costo di una centrale nucleare è stimato in diversi miliardi di euro (a seconda delle unità da realizzare, tra i 5 e gli oltre 10 miliardi di euro). Una cifra importante, che potrebbe forse essere utilizzata per promuovere ulteriormente le energie rinnovabili e pulite, il cui costo di produzione di energia elettrica sembra tuttavia non poter attualmente reggere la convenienza delle fonti tradizionali.
Che ne pensate?
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