Continua a crescere il dibattito quotidiano sull’energia nucleare italiana. L’ultima mossa, sul fronte del no, è stata l’avvio della costituzione di un Comitato referendario contro il nucleare, aperto a tutti i cittadini e le organizzazioni che non desiderano che la penisola effettui un ritorno allo sfruttamento dell’energia nucleare, cercando in tal modo di avviare delle iniziative consultive per evitare un ritorno all’atomo, e per incentivare l’utilizzo di fonti rinnovabili senza rischi, e del risparmio energetico.
Numerosi i firmatari del nuovo Comitato: su tutti, troviamo Greenpeace, WWF, Legambiente, numerose Onlus,alcuni quotidiani molto attenti alla tutela dell’ambiente, diversi movimenti e associazioni a difesa dell’ecologia.
Secondo quanto ribadisce il Comitato, l’energia nucleare non sarebbe necessaria all’Italia, visto e considerato che la potenza elettrica installata sarebbe sufficiente a reggere anche i picchi di consumo. Il nucleare si tradurrebbe pertanto in una scelta rischiosa per la sicurezza ambientale, senza ridurre la dipendenza energetica del Paese dall’estero.
L’energia nucleare, evidenzia infine il Comitato, nel medio termine diverrebbe opzione costosa e controproceudente per l’economia nazionale.
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