Nonostante si parli sempre più di disarmo, gli investimenti nel nucleare ad uso offensivo non cessano di prendere nuove strade, come confermano le ultime notizie provenienti dalla Russia. Il Presidente Dmitri Medvedev ha infatti varato un nuovo sottomarino atomico chiamato K-329 Severodvinsk, il primo sommergibile nucleare di “quarta generazione”, utilizzabile per attacchi da lunghissima distanza.
Il sottomarino – che sarà il primo di una serie di almeno cinque altri simili macchine d’attacco – può infatti vantare una capacità di circa 5 mila chilometri di gittata di missili nucleari. Medvedev ha dichiarato che tale impiego è solo una parte del processo di modernizzazione dei sistemi offensivi della marina militare russa, e che il Paese sta – come altre nazioni – aggiornando le proprie forze di difesa e di attacco sulla base delle ultime innovazioni tecnologiche, nucleare compreso.
Il Presidente russo ha inoltre aggiunto che presto verrà adottato un Programma unico di sviluppo per ciò che concerne le costruzioni navali militari e civili, di cui il sommergibile atomico sarà parte integrante, e probabile co-protagonista.
Intanto, sempre sul fronte degli armamenti, è di pochi giorni la notizia dell’ufficializzazione di un importante accordo tra la Russia e l’Arabia Saudita. La Russia, attraverso la Rosoboronexport, agenzia per l’esportazione di armamenti sempre più attiva nel corso degli ultimi anni, ha infatti concluso e formalizzato un’intesa di fornitura valutata intorno ai 5 miliardi di dollari. Un business miliardario, che la Russia – e non solo lei – sta cercando di cavalcare, facendo dello sfruttamento dell’energia nucleare una delle possibili leve.
Immagine tratta da nti.org
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