In un video le immagini sbalorditive di un nuotatore che si avvicina a pochi metri da uno squalo bianco, senza però che questi gli vada addosso.
“Perché lo squalo non ha tentato di attaccare questo nuotatore?”, questa la domanda che si è fatto un utente di Instagram dopo aver visto un filmato da un drone pubblicato da un fotografo naturalista, con una grande passione per gli squali bianchi e lo storytelling. Si tratta della stessa domanda che si pone Carlos Gauna, questo il nome del fotografo, che però sembra avere le idee chiare a proposito.
Come ha scritto Gauna, in buona sostanza, “il nuoto è un’attività popolare vicino alla spiaggia”, e a volte accade che qualcuno si allontani troppo dalla riva, altre che sia lo squalo magari ad avvicinarsi troppo. Ma non sempre gli squali bianchi attaccano il nuotatore, anzi va detto che questo avviene davvero molto raramente. Le tesi di Carlos Gauna sono sostenute dalla stragrande maggioranza degli appassionati di surf.
Questi anzi evidenziano come gli squali bianchi siano più curiosi di quanto si pensasse in precedenza: certo, il rischio è dietro l’angolo e bisogna anche sapere come difendersi. Non si tratta di tesi campate in aria, come dimostrano alcuni episodi recenti, ovvero di incontri ravvicinati senza conseguenze, ma anche degli studi effettuati sul fenomeno dei nuotatori che fanno il bagno a poca distanza dagli squali bianchi.
Chiaramente le parole di Gauna trovano anche delle critiche e qualcuno domanda: “So che i grandi squali bianchi sono creature gentili e amorevoli e gli esseri umani non sono nel loro menù, ma qualcuno può spiegarmi perché attaccano barche e kayak?”. Da parte loro, i surfisti sostengono delle tesi che dicono si siano basate su alcuni recenti studi e dall’osservazione tramite droni.
In particolare, un recente studio, che ha impiegato droni per esaminare l’attività degli squali in alcune spiagge, ha mostrato come questi grossi mammiferi si avvicinino davvero molto di frequente ai surfisti. Nel 97% dei casi osservati, infatti, sembra non esserci alcuna “distanza di sicurezza” tra squali e nuotatori. Ma non ci sono stati attacchi. Lo stesso Chris Lowe, direttore dello Shark Lab, si dice sorpreso da questo studio.
Dunque, la paura che circonda gli squali e i loro frequenti avvistamenti tra surfisti e nuotatori appare davvero un po’ esagerata e a dimostrarlo sono appunto le reazioni, tantissime, pubblicate su Instagram sotto il video del fotografo naturalista. “So senza dubbio che ci sono stati casi in cui venivo osservato o ho suscitato l’interesse di uno squalo”, dice chi è certo di avere avuto incontri ravvicinati.
Un altro nuotatore racconta un’esperienza personale: “Nuoto regolarmente a circa 200 metri dalla costa in gruppo, ma spesso ci separiamo anche e ho ben chiari video come questi. Col tempo, ho imparato che questi squali non sono interessati a me, sebbene a volte possa ancora spaventarmi”. Il sangue freddo e la calma, dunque, sembrano le doti migliori per evitare “incidenti” con gli squali bianchi.
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