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Le macchine elettriche sono considerate il futuro dell’automotive. Ma al momento queste sono limitate dalla scarsa capacità delle batterie
Al momento il mercato delle automobili è caratterizzato dalla prevalente vendita di vetture alimentate da benzina o diesel. Non si può negare, però, come negli ultimi anni questo duopolio sia stato intaccato dalle macchine elettriche. Un settore sempre in maggiore espansione soprattutto grazie alle varie tipologie: hybrid, full electric, plug in. Basta pensare che addirittura la Ferrari ha presentato una macchina ibrida plug-in.
Ma sebbene sul mercato non manchino le offerte e i bonus per l’acquisto di vetture elettriche, queste tante volte non vengono scelte a causa della scarsa autonomia delle batterie. A oggi, infatti, la capacità delle batterie è il tallone di Achille di queste macchine. E proprio per questo motivo gli scienziati sono al lavoro per migliorare questo dettaglio. Ma non solo, perché un altro aspetto negativo è perdità di capacità di accumulo dopo centinaia cicli di ricarica.
Un team di scienziati dell’Università del Nuovo Galles del Sud in Australia e dell’Università Nazionale di Yokohama in Giappone ha scoperto un nuovo modo per costruire batterie per auto elettriche che non perdono la loro capacità anche dopo centinaia di cicli di carica. Secondo il team, questa scoperta potrebbe offrire un’alternativa valida e superiore alle attuali tecnologie delle batterie.
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