Nuova “missione” della NASA: scopriamo quali sono le ultimissime in merito all’agenzia governativa e della ricerca aerospaziale degli Stati Uniti d’America.
La National aeronautics and space administration, ossia la NASA, è l’Agenzia spaziale degli Stati Uniti, nata nel 1958 con l’obiettivo di competere con l’ex Unione sovietica per primeggiare nel campo dell’esplorazione spaziale. Negli anni, la NASA è riuscita ad ottenere dei progressi davvero notevoli, raggiungendo obiettivi inimmaginabili che ancora oggi sono sotto gli occhi di tutti. I prossimi obiettivi dell’agenzia sono quelli di ritornare sulla Luna e di capire come colonizzare Marte, uno dei pianeti più vicini alla Terra che un tempo si pensa fosse esattamente come il nostro attuale mondo.
Proprio in merito alle future missioni su Marte, la NASA e le altre agenzie spaziali sparse in tutto il mondo, stanno cercando di capire quali possono essere i margini e le possibilità di un futuro al di fuori della Terra, un passo inevitabile per noi che non potremo sostenere per sempre la continuità della nostra specie in questa piccola pallina blu sperduta in tutto l’universo.
Come riporta ‘techeveryeye.it’, per le future missioni sul pianeta rosso, il NASA Institute for Advanced Concepts (NIAC) ha pensato ad una soluzione davvero molto particolare: si tratterebbe di mandare uno sciame di robot api molto particolari dotati di sensori e dispositivi di comunicazione, al fine di raccogliere dati durante la giornata e riposare in una sorta di rover base. Denominati Marsbee, saranno dotati di un particolare sistema energetico.
Il progetto si ispira ad alcune situazioni che accadono in natura: come riferisce il sito, gli scienziati sono ormai consci dei comportamenti di alcuni animali ed insetti in particolare, come ad esempio le farfalle Monarca e gli albatros erranti, che sono capaci di migrazioni straordinarie nonostante le dimensioni di cui dispongono. Proprio la fattibilità del progetto si basa su particolari ali, leggere e flessibili allo stesso tempo ma capaci di volare e planare efficacemente anche in atmosfere instabili. Inoltre, il meccanismo di raccolta energetica che si vorrebbe utilizzare, ridurrebbe il consumo dei Marsbee permettendogli di svolgere il proprio lavoro più a lungo possibile.
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