Le peculiarità su cui Renault ZOE ha costruito i suoi successi di mercato in Italia e in Europa, risultando la city car elettrica più venduta, sono indubbiamente la sua versatilità, una generosa autonomia della batteria e tecnologia all’avanguardia. Combinate insieme, queste caratteristiche hanno reso Renault ZOE da una parte la pioniera del segmento a zero emissioni, dall’altra la 100% elettrica veramente “per tutti”. Ancor di più Nuova Renault ZOE si reinventa proponendo con la sua terza generazione un incremento della performance elettrica, pensata per rendere la vita sempre più facile. E proprio grazie alla maggior potenza e autonomia, la city car francese vuole proseguire la sua fortunata storia, offrendo capacità energetica da prima della classe. Per nuova ZOE, l’ingegneria si è infatti concentrata sull’architettura della batteria e i vari aspetti della sua progettazione.
La batteria di Nuova Renault Zoe
Con una capacità che passa da 41 a 52 kWh, per un incremento di peso molto limitato e volume assolutamente invariato, la batteria di nuova ZOE è frutto di un importante lavoro di progettazione effettuato congiuntamente da Renault e LG Chem. Renault ha completamente rivisto l’architettura interna della batteria, per ridurre al minimo la massa e l’ingombro degli elementi strutturali e liberare il massimo volume per le celle. Inoltre, questa nuova architettura interna consente alla batteria di mantenere tutte le sue performance e di rispondere ai requisiti tecnici di una potenza di ricarica che ora può raggiungere i 50 kW.
Circa l’80% dell’aumento di capacità della batteria deriva dall’ottimizzazione dell’architettura interna. Il 20% restante è dovuto al miglioramento dei componenti. I chimici di LG Chem hanno, infatti, sfruttato il volume reso disponibile dagli ingegneri di Renault progettando nuove celle agli ioni di litio. Assemblate in moduli nello stabilimento LG Chem a Breslavia in Polonia, queste sono contraddistinte da una maggiore altezza e una chimica più performante. La batteria Z.E.50 conserva tutte le innovazioni sviluppate da Renault per garantire la sicurezza dei propri veicoli elettrici. Oltre al BMS (Battery Management System), circuito elettronico che previene l’aumento della temperatura interna, dispone infatti di due componenti termosensibili che, in caso di incendio dovuto a cause esterne, dà ai vigili del fuoco un accesso diretto all’interno della batteria.
Infine, per gli utenti che scelgono di ricorrere al noleggio, la batteria Z.E. 50 è garantita a vita. Non appena le sue performance non corrispondono più ai livelli richiesti per l’utilizzo a bordo dei veicoli elettrici, può essere riutilizzata per lo stoccaggio stazionario di energia, e definitivamente riciclata in una filiera specifica che recupera e riutilizza al massimo i materiali di cui è composta.
Maggiore autonomia ed efficienza energetica
Con la batteria da 52 kWh, Nuova Renault ZOE porta il suo raggio d’azione a 395 chilometri in ciclo WLTP. Tale autonomia, dovuta soprattutto all’aumento della capacità della batteria Z.E.50, dipende anche dalle numerose ottimizzazioni introdotte da Renault nelle varie fasi della progettazione del veicolo per migliorarne l’efficienza energetica. Non parliamo solo del controllo termico della batteria, ma anche di gruppi motopropulsori elettrici al tempo stesso performanti ed efficienti. In particolare, la scelta di un motore sincrono con rotore a bobina permette di ottenere un’ottima efficienza energetica; il riduttore che trasmette l’energia alle ruote beneficia di ottimizzazioni che ne migliorano il rendimento.
Renault ha inoltre scelto di sostituire le resistenze tradizionali con una pompa di calore per limitare l’impatto del riscaldamento e della climatizzazione sull’autonomia disponibile. La App MY Renault consente, peraltro, di avviare da remoto il riscaldamento o la climatizzazione dell’auto, quando è in ricarica. L’elettricità necessaria è così tratta dalla rete, senza conseguenze per l’autonomia. Senza contare sulle fasi di decelerazione, le quali contribuiscono a ricaricare la batteria grazie alla conversione dell’energia cinetica in elettricità. L’introduzione di un pedale del freno disaccoppiato permette di privilegiare non appena possibile la frenata rigenerativa rispetto all’azione meccanica dei freni a disco che disperdono l’energia sotto forma di calore.
Infine, c’è il fattore umano coadiuvato dall’elettronica. Nuova ZOE, con la sua nuova strumentazione digitale, consente agli automobilisti di visualizzare concretamente l’impatto che il loro stile di guida ha sull’autonomia disponibile. Ne consegue una sensibilizzazione ai principi dell’ecoguida che consiste, ad esempio, nell’anticipare i rallentamenti per sfruttare al massimo la frenata rigenerativa.