Le bollette non caleranno quest’anno, anzi: l’ARERA mette tutti quanti in guardia dai super rincari che avranno luogo già entro il 2022: “Sarà tremendo”.
Bollette del gas, ci aspetta una stangata mai vista prima a partire da questo autunno. Lo fa sapere l’ARERA, ovvero l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, che mette in guardia da quelli che saranno dei rincari inevitabili. Bisognerà introdurre ulteriori misure straordinarie per quanto riguarda il trimestre che andrà da ottobre a dicembre. Fino ad oggi la bolletta del gas è stata attutita dall’azzeramento degli oneri di sistema e dall’abbassamento dell’Iva al 5%.
Con il Governo Draghi che – prima della sua caduta – aveva anche confermato il bonus sociale in favore delle famiglie con basso reddito. Cosa che porta ad uno sconto applicabile direttamente nelle bollette del gas e della luce. Era stato così a partire dalla scorsa primavera. Ma quando sopraggiungerà la stagione fredda i consumi del gas, per via del riscaldamento in particolar modo, sono destinati a salire. E con tutta probabilità assisteremo a dei rincari di gran lunga superiori rispetto ai valori registrati a partire dall’inizio dell’anno. Già senza gli interventi statali di contenimento, la spesa sarebbe aumentata di più del 100% per tutti noi.
Come conseguenza di ciò si prevedono ulteriori difficoltà non solo per le famiglie ma anche per le imprese. Che dovranno fare fronte ad un aumento di spesa per la loro produttività. Cosa che però rischia di far chiudere i battenti alle aziende di piccole e medie dimensioni. L’ARERA parla in termini che non sono proprio convergenti con quanto affermato di recente da Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica.
A detta di quest’ultimo l’Italia non subirà alcun contraccolpo in inverno e riuscirà ad accumulare una sufficiente riserva di gas naturale. Ma l’ARERA non è della stessa idea. Per l’agenzia “ci sono difficoltà nel trovare i volumi richiesti sui mercati preposti tali da soddisfare la domanda nazionale”.
Questa e tante altre difficoltà si profilano all’orizzonte, al punto da avere già portato l’Italia a chiedere ufficialmente all’Unione Europea di introdurre un tetto massimo per il prezzo del gas. La Russia ha ridotto le proprie forniture all’Europa, Italia compresa, mossa da forte ostilità per quanto sta accadendo sullo scenario internazionale. E per colpe che la stessa ha ma che non intende ammettere.
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Fatto sta che da Est non giungerà più gas, e questo comporterà dei problemi almeno fino al 2023, perché nel frattempo sarà necessario predisporre tutto quanto per fare partire le alternative. L’Italia ha stretto accordi commerciali con l’Algeria, l’Azerbaigian ed altri Paesi allo scopo di ricevere maggiori volumi di gas naturale. Ma potrebbe rendersi necessario adottare alcuni accorgimenti come ad esempio abbassare la temperatura interna dei riscaldamenti di un grado ed accenderli un’ora dopo e spegnerli un’ora prima.
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