La storia di Primula, una gatta randagia che aveva vissuto una triste realtà: alcuni volontari l’hanno trovata in condizioni raccapriccianti.
Ogni volta è un duro colpo vedere di persona le conseguenze per i gatti di strada, spesso emarginati, maltrattati e respinti, a causa di timori di malattie: ad aprile scorso, un’associazione che si occupa di contrastare il randagismo felino per le strade de L’Aquila, la 99 Gatti, sulla sua pagina Facebook, ci aveva raccontato del ritrovamento di uno di questi gatti, che avevano ribattezzato Primula. L’avevano definita uno scheletro peloso, dato lo stato in cui si trovava al momento del ritrovamento, la gatta risultava negativa sia per FIV che per FeLV, ma molte questioni rimanevano da valutare.
Soprattutto, i volontari dell’associazione che si è occupata del suo recupero sono soltanto quattro e non hanno grandi strutture a disposizione: i loro spazi, compresi i bagni e le gabbie, erano già completamente occupati, anche perché obiettivo primario era dare priorità alle gatte provenienti dalle colonie da sottoporre a sterilizzazione. Questi animali si dimostrano incredibilmente bisognosi e richiedono attenzione costante, del resto si è spesso sottolineato come in Italia ogni pochi minuti un gatto venga abbandonato in strada. Nei giorni successivi al ritrovamento, dunque, c’era bisogno disperato di assistenza per Primula.
Nella giornata internazionale dei gatti, che si è festeggiata ieri, e a distanza di quattro mesi dal ritrovamento di Primula in condizioni raccapriccianti, oggi finalmente gli stessi volontari che hanno salvato la gatta dalla strada possono raccontare una storia a lieto fine. Emaciata e malata, originariamente appartenente a una colonia urbana, la gatta è stata portata nel piccolo rifugio nelle disponibilità dell’associazione con problemi respiratori gravi che l’hanno indebolita al punto da renderla scheletrica. Inizialmente incapace di nutrirsi o idratarsi, è stata posta sotto terapia di fluidi costanti. Si è deciso di farla ricoverare presso una clinica privata per ricevere le cure necessarie.
Dimessa dalla clinica, è iniziata una nuova fase della vita di Primula: le cure amorevoli fornite prima dai veterinari che l’hanno ospitata e hanno preso a cuore la sua storia hanno portato a una notevole trasformazione. Da figura debole e malata, Primula è rinata, come evidenziato nell’immagine pubblicata oggi sullo stesso profilo Facebook dell’associazione che ne aveva denunciato il ritrovamento in condizioni critiche. Da gatta ignorata a causa della sua condizione debilitante, questo bellissimo felino è divenuta un simbolo di rinascita e crescita, evidenziando come non sia vero che nulla si possa fare per il randagismo dei gatti.
A tal proposito, l’associazione fa un ringraziamento a Federica e alla signora Elena, che con grande affetto e un cuore immenso si sono prese cura della piccola Primula, facendo in modo che potesse dimenticare un passato sicuramente burrascoso e che potesse rifarsi una vita. Essendo un gatto che ha vissuto per strada, peraltro, Primula comprende i pericoli e le sfide che gli animali abbandonati affrontano quotidianamente. Ora, grazie a questa seconda possibilità che viene data alla sua vita, finalmente questa bellissima gatta è in grado di comprendere cosa sono la felicità e l’amore, che solo coloro che amano gli animali sono in grado di dare.
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