La Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta) ha protestato contro le nuove norme su bici e monopattini annunciate dal ministro Matteo Salvini.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini è tornato a parlare della riforma del Codice della strada che prevede nuove regole per quanto riguarda la guida dei veicoli sulle strade del nostro Paese.
Durante il question time in Parlamento di qualche giorno fa, il vicepremier ha annunciato novità anche per la circolazione dei monopattini e delle biciclette. Nuove misure che hanno scatenato le polemiche di varie associazioni secondo le quali, l’introduzione di queste norme disincentiverebbe la mobilità sostenibile in Italia.
“La proposta del ministro Salvini, invece, non solo metterebbe le mani nelle tasche degli italiani ma andrebbe a disincentivare l’uso della bici, strumento che rende possibile una transizione ecologica rapida ed economicamente alla portata di tutti”. Queste le affermazioni, espresse in un comunicato, dalla Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta) dopo le parole del vicepremier Matteo Salvini.
Qualche giorno fa, difatti, nel corso del question time in Parlamento, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha parlato della riforma del Codice della Strada avanzando la proposta di introdurre casco, assicurazione, targa e frecce per monopattini e bici. Parole che hanno suscitato le proteste della Fiab, subito intervenuta con un comunicato.
L’associazione ha lanciato un appello alla premier Giorgia Meloni chiedendo se si trovi d’accordo con quanto proposto dal ministro Salvini che andrebbe a colpire le famiglie italiane con bambini e aggiungendo che le nuove norme, in realtà, non servirebbero a contrastare le tre principali cause di incidenti stradali: “velocità elevata, distrazione, mancanza di precedenza agli attraversamenti”.
In tal senso, la federazione ha riportato i dati dell’omologa associazione inglese che in un’analisi ribattezzata “Safety in numbers” ha evidenziato come l’aumento della circolazione delle biciclette corrisponde ad un calo degli incidenti e dei morti sulle strade.
La Fiab ha poi proseguito spiegando che le proposte del ministro Salvini sarebbero ben lontane dal lavoro del Parlamento Europeo che ha chiesto interventi e incentivi per mezzi sostenibili come la bicicletta per ridurre le emissioni. Norme del genere, difatti, non esistono in nessun altro paese dell’Ue.
Preoccupazione anche da parte di Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) che teme per il comparto bici il cui valore in Italia supera i 3,2 miliardi di euro.
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