È stato svelato un nuovo mistero dei Maya: si tratta di una scoperta pazzesca a tema astronomia. Ecco cos’è venuto a galla.
Che gli antichi Maya fossero una popolazione molto curiosa è risaputo. Insediata nelle zone della Mesoamerica, in particolare ha fatto passi da gigante in molte discipline quali arte, architettura, matematica, scrittura e astronomia. Quest’ultima materia era per i Maya una grande passione che faceva da filo conduttore a molte ricerche. Da uno studio apparso sulla rivista Ancient Mesoamerica è emerso il sistema che potrebbe aver caratterizzato le ricerche di questa popolazione nell’ambito dell’astronomia.
Per quanto riguarda le varie civiltà, sicuramente quella dei Maya era molto particolare. In primo luogo non ha preso forma come un impero unitario, ma è stata fondata sulla base di diverse città-stato indipendenti, che non si sono mai scontrate.
Al loro interno la vita era guidata da un re e da un’élite fatta di nobili e sacerdoti. La gente comune svolgeva principalmente attività agricola, coltivando il mais, nonché di artigiano e del commercio. Un grande peso aveva la religione: per onorare le divinità si era soliti costruire palazzi e monumenti. Esempio emblematico erano le piramidi, simili a quelle egiziani, erette come omaggio al dio del sole.
Da secoli oggetti di studi, proprio in merito ai Maya è venuto a galla un nuovo segreto a tema astronomia. I Maya erano soliti usare un calendario basato sui complicati cicli, tra cui era compreso un conteggio sacro, conosciuto come Tzolk’in e articolato in ben 260 giorni. Accanto a questo c’era il Haab’, altro calendario di 365 giorni: i due si sincronizzavano ogni 52 anni, aprendo la pista per un periodo noto come “Calendario Rotondo”. Inoltre ci sarebbe stato un altro calendario composto da 819 giorni.
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Di recente un gruppo di ricercatori ha analizzato questi cicli facendo una scoperta clamorosa. Probabilmente sarebbero stati correlati al tempo di ogni pianeta di ritornare in cielo nella sua posizione.
E così i ricercatori si sarebbero resi conto che i calendari Maya sarebbero stati studiati in base a degli intricati calcoli forzati. Questi sarebbero stati individuati mediante i movimenti dei vari pianeti in un arco temporale di oltre 40 anni.
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