Buttare i rifiuti in maniera errata può costare davvero caro. Ne sa qualcosa una ditta fiorentina rea di averli abbandonati in un bosco
Buttare i rifiuti in maniera scorretta può essere pericoloso e dannoso per l’ambiente per diverse ragioni. I rifiuti possono contaminare l’acqua, il suolo e l’aria, causando danni alla salute umana e agli ecosistemi. Inoltre, i rifiuti possono anche causare problemi estetici, come l’inquinamento visivo, e possono ostacolare la crescita delle attività economiche, come l’agricoltura e il turismo. Inoltre, i rifiuti possono anche rappresentare un pericolo per la fauna selvatica e gli animali domestici che possono ingerire o impigliarsi in essi.
In generale, la gestione inadeguata dei rifiuti può avere conseguenze negative sulla salute e sullo sviluppo sostenibile a lungo termine. Ma c’è dell’altro: buttare e smaltire i rifiuti nell’ambiente è dannoso anche per le tasche di commette questo illecito. Le multe, negli ultimi anni, sono aumentate di parecchio proprio per scoraggiare questo comportamento errato e pericoloso. E lo sa qualcosa una ditta toscana, come riportato dal quotidiano La Nazione.
Durante un servizio di controllo mirato a prevenire e reprimere i crimini ambientali, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di San Casciano Val di Pesa hanno scoperto un deposito di rifiuti speciali in un bosco lungo la via di Faltignano, nella stessa città di San Casciano. I carabinieri forestali hanno poi esaminato il cumulo di rifiuti composto da quattro grossi sacchi neri per cercare indizi che potessero aiutare a identificare i responsabili dell’abbandono.
Ed è così che i militari della Stazione Carabinieri Forestale di San Casciano Val di Pesa hanno ispezionato le buste. Questi contenevano: polistirolo, involucri di cemento vuoti, bustoni per materiale edile, cavi elettrici, tubi di plastica e altro materiale per l’edilizia e che sembrava provenire da uno sgombero di un immobile. Durante il controllo, poi, è stata trovata una ricevuta di un vecchio acquisto emessa da un negozio in provincia di Firenze. Attraverso un’indagine sui dati bancari, gli inquirenti hanno identificato l’autore dell’abbandono: un’impresa edile che aveva eseguito lavori di ristrutturazione su un edificio. È stata quindi avviata un’indagine approfondita che ha portato all’analisi dei rifiuti e alla visione delle immagini delle telecamere e ha permesso di identificare un dipendente di un’impresa edile fiorentina.
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La polizia municipale ha denunciato il rappresentante legale della società e la vicenda è proseguita fino a sabato scorso, quando l’uomo ha utilizzato la procedura estintiva del reato come previsto dalla normativa, ovvero per evitare il processo e la relativa condanna, ha pagato una sanzione pecuniaria di 6.500 euro. Gli abbandoni di rifiuti selvaggi purtroppo non sono eventi isolati, per questo motivo, le forze dell’ordine e la polizia municipale hanno intensificato i controlli in questa direzione.
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