Morbo di Parkinson esistono alcuni campanelli d’allarme che non vanno assolutamente sottovalutati: quali sono?
Avete mai sentito parlare del Morbo di Parkinson (MP)? Proviamo a capire di cosa si tratta e a quali segnali bisogna prestare attenzione. Alcuni potrebbero verificarsi mentre si dorme.
Si tratta di un disturbo neurologico, i sintomi che potrebbero presentarsi sono: movimenti convulsi e tremori. Ovviamente i sintomi non si presentano in modo pesante ed eccesivo immediatamente, ma arrivano pian piano e nel tempo. In ogni caso, i sintomi possono variare da individuo a individuo. A fare i conti con questa malattia si contano nel mondo sei milioni di persone.
I segnali che potrebbero arrivare nel sonno da non sottovalutare
In tal senso è stato condotto uno studio dall’Università di Genova, come riporta la fondazione Veronesi, ma cerchiamo di capire quali sono. Il sonno agitato potrebbe essere un primo campanello da non sottovalutare. Se questo accade dopo i 70 anni circa, si è evidenziato che dopo due anni potrebbe svilupparsi il morbo.
Cosa si intende per sonno non tranquillo? Se durante la notte, ad esempio si compiono movimenti bruschi che riguardano parti del corpo come: gambe e braccia. E ancora urla e comportamenti ambigui, ma soprattutto che non si sono mai verificati prima. In quale fase del sonno colpiscono? Solitamente in quella più profonda, ovvero quella REM. Dunque, se notiamo che il nostro riposo non sia sereno è bene rivolgersi ad uno specialista del settore. Potrebbe essere un segnale, se si è oltre i 70 anni.
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Come si interviene e cosa fare
Se si accerta la presenza di questi sintomi si ricorre ad una terapia preventiva per provare a ridurre i sintomi che porterebbe questa malattia. Dunque, agiamo rivolgendoci al medico che saprà intervenire nell’immediato e saprà bene quali sono gli eventuali esami da fare. Correre subito ai ripari senza cullarsi troppo è fondamentale, quando notiamo che il nostro corpo lancia dei segnali.
Il sonno è importante ed il riposo adeguato garantisce di poter svolgere le attività giornaliere nel migliore dei modi. Non esitiamo se c’è qualcosa che non va a chiedere consigli a medici e professionisti.