Le acque degli oceani negli ultimi anni sono divenute sempre più verdi: un fenomeno su cui ha indagato un team di ricercatori britannici che ha individuato la causa.
I cambiamenti climatici ed i loro effetti sono sempre più oggetto di dibattito per gli scienziati e non solo. I Governi stanno cercando sempre di più di limitare le emissioni e l’inquinamento introducendo norme a tutela del Pianeta.
Per gli esperti, difatti, è necessario un cambio di rotta che possa limitare quanto sta accadendo. Una recente analisi di un team di ricercatori ha evidenziato un nuovo effetto del cambiamento climatico relativo alle acque degli oceani che apparirebbero sempre più verdi.
Alcuni scienziati del Noc (National Oceanography Centre) di Southampton, in Inghilterra, hanno condotto uno studio approfondito sui cambiamenti che avrebbero subito le acque oceaniche mondiali.
L’analisi, poi pubblicata su Nature, ha valutato, nel dettaglio, il colore dell’acqua degli oceani attraverso le immagini immortalate dai satelliti della Nasa (National Aeronautics and Space Administration) in un arco temporale di 20 anni, tra il 2002 ed il 2022. Dal lavoro degli esperti è emerso che il 56% delle acque oceaniche è divenuta sempre più verde, per la maggior parte nelle zone equatoriali.
Cosa avrebbe provocato questo fenomeno? I cambiamenti climatici sul nostro Pianeta. Più precisamente, secondo gli scienziati britannici, il surriscaldamento globale avrebbe causato dei cambiamenti nel fitoplancton, gli organismi galleggianti fotosintetizzanti presenti nel plancton. Questi organismi, che sfruttano proprio la luce del sole come fonte di energia e si trovano alla base della catena alimentare marina, assorbirebbero la luce in maniera differente e una quantità di anidride carbonica inferiore rispetto a 20 anni fa facendo apparire la superficie degli oceani più verde.
Un fenomeno allarmante, soprattutto perché si è notato un cambiamento in soli 20 anni: in precedenza si stimava che per accertare una variazione determinata dal cambiamento climatico fossero necessari tre decenni.
I risultati sono stati commentati dal dottor B.B. Cael, tra gli autori dello studio e scienziato del Noc, il quale ha spiegato come questi dati siano rilevanti per capire come il cambiamento climatico stia influendo sulle acque oceaniche. L’esperto ha poi concluso augurandosi che lo studio condotto possa essere di ispirazione per realizzare altri lavori ed interventi che vadano a limitare gli effetti del surriscaldamento globale.
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