L’aumento della temperatura del pianeta comporterà gravi catastrofi ambientali, a partire dallo scioglimento dei ghiacci nell’Oceano Artico.
Cosa dicono gli esperti della questione climatica? Quando si parla di aumento della temperatura media del pianeta che cosa si intende? Sono tutti convinti di dover agire già da adesso per scongiurare la possibile catastrofe? A queste domande si può rispondere in molti modi e con centinaia di dati alla mano. Ad esempio gli esperti sono concordi nell’affermare che sia necessario agire sulle nostre abitudini in modo radicale per poter tentare di arrestare il collasso climatico.
In altri casi, però, c’è ancora chi pensa che la questione climatica sia solo un complotto creato dai media per impressionare le masse e c’è chi si comporta in maniera indiscriminata rispetto alle esigenze del nostro pianeta. Basti pensare alla disinformazione diffusa dai Paesi inquinanti o alle bandiere nere della sostenibilità che Legambiente si è vista costretta ad assegnare anche per questo 2023.
La verità, però, è una sola: la questione climatica non si può sottovalutare, poiché le conseguenze potrebbero essere catastrofiche. Secondo alcune proiezioni dell’Università di scienza e tecnologia di Pohang, in Corea del Sud, ad esempio, l’Oceano Artico sarebbe destinato a scomparire nei mesi estivi già a partire dal 2030. Quindi con circa 10 anni di anticipo rispetto a quanto si pensava e indipendentemente dai nostri sforzi per arginare la catastrofe.
Per giungere a questa ipotesi i ricercatori hanno preso in considerazione i dati relativi allo scioglimento dei ghiacci che vanno dal 1979 al 2019 e la prospettiva non è affatto rosea. Nonostante in molti Paesi siano previsti piani di adeguamento energetico sostenibile, riduzione delle emissioni di gas serra e iniziative green, tutto ciò potrebbe non bastare.
In altre parole, secondo i dati pubblicati dall’università sudcoreana su Nature Communications, potrebbe già essere troppo tardi: almeno per quanto riguarda lo scioglimento dell’Oceano Artico durante l’estate. Le conseguenze potrebbero essere gravi non solo per le aree artiche, ma anche per il resto del pianeta. Ci basti pensare che la sola coltre di ghiaccio che ricopre la Groenlandia, se si sciogliesse, basterebbe a sollevare gli oceani di 6 metri.
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