In alto mare esiste una sorta di confine naturale tra l’Oceano Pacifico e l’Oceano Atlantico, dove le due acque assumono colori differenti. Da dove deriva il fenomeno.
L’acqua, e tutto ciò che c’è al di sotto, continua a sorprendere. Un fenomeno incredibile crea un oceano bicolore all’altezza del confine geografico tra Oceano Atlantico ed Oceano Pacifico, quasi a ricalcare in maniera naturale le divisioni generate dall’uomo. Difatti al largo delle acque tra Oceano Pacifico ed Oceano Atlantico sembra che esista una linea di demarcazione naturale, dove i due oceani si incontrano ma non si mescolano mai. Da una parte un colore più verdastro e dall’altro un blu più profondo.
Questo tipo di fenomeno, per chi viaggia costantemente in nave, è rappresentativo dello scavalcamento da un oceano all’altro. In realtà, osservando la latitudine del punto di separazione naturale tra i due oceani, e confrontandola con le mappe, i due confini non corrispondono. Rimane da chiarire il mistero per cui le due acque rimangono separate. In realtà non è così.
L’oceano nasconde molti misteri. Una delle prime cose che si imparano alle elementari è che l’acqua non è blu bensì trasparente. Il suo colore è determinato in parte dal riflesso del cielo, ma soprattutto da ciò che c’è profondità. Dunque elementi chimici quali salinità, densità, colore del suolo, limpidezza dell’acqua, contribuiscono a creare ciò che conosciamo come il blu mare o blu oceano.
Chiunque avrà fatto esperienza di vedere un mare di colore verdastro. Questo può essere generato dalla presenza di alghe, o nella profondità dell’oceano della presenza del plancton, la cui attività vitale rilascia sostanze verdastre. A quanto pare l’oceano più blu del mondo si trova al largo dell’isola di Pasqua, dove un fondale completamente bianco ed un’acqua particolarmente trasparente generano questo colore così unico ed intenso.
Numerosi studi, che sono iniziati dalle esploratore francese Jacques Cousteau, hanno compreso il motivo per cui due acque oceaniche di colore diverso sembrano non mischiarsi mai. In realtà è un apparenza. Le acque tra di loro si mischiano, un po’ più lentamente dato il livello diverso di salinità presente. Ed è proprio questa che dà la parvenza di un oceano bicolore, e della presenza di una barriera naturale. Per creare tale fenomeno la salinità delle due acque che si incontrano deve essere di un livello di almeno cinque volte superiore o inferiore l’una con l’altra. Dunque nessuna barriera naturale, soltanto quelle create dall’uomo.
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