Si celebra oggi la Giornata mondiale della tigre che vuole sensibilizzare sull’importanza di questi animali, a grave rischio di estinzione.
Oggi, in tutto il Pianeta si celebra la Giornata mondiale della tigre che ha come obiettivo principale quello di sensibilizzare sull’importanza di questi animali, da tempo ormai in grave pericolo di estinzione. Un rischio evidenziato anche dal rapporto annuale 2023 del Wwf, pubblicato di recente.
I numeri degli esemplari presenti in tutto il mondo è aumentato rispetto agli scorsi anni, ma questo numero non sarebbe ancora abbastanza per la sicurezza della specie che rimane a rischio. A mettere in pericolo la sopravvivenza dei grandi felini, nonostante gli sforzi per la conservazione, sono diversi fattori, tra cui il bracconaggio e la perdita del loro habitat naturale.
Si celebra oggi, lunedì 29 luglio, la Giornata mondiale della tigre instituita nel 2010 per sensibilizzare sul rischio di estinzione di questi mammiferi. Le tigri sono considerate in pericolo considerato il numero di esemplari presenti sul Pianeta.
Statistiche sottolineate dal rapporto annuale 2023 del Wwf (maggio 2024) e dal Global Tiger Forum (luglio 2023). Secondo quest’ultimo, come riporta la redazione di Sky Tg24, le tigri selvatiche in tutto il mondo sono circa 5.574, un numero in aumento rispetto al 2010, ma che ancora risulta essere basso per la sicurezza della specie. Per la conservazione sono stati attivati numerosi interventi, comprese anche campagne di sensibilizzazione e l’istituzione di pattuglie contro il bracconaggio, soprattutto in India, dove questi mammiferi sono più presenti.
Sforzi che dovranno essere intensificati per far aumentare il numero di esemplari e abbassare i rischi per la specie, ancora ad elevato rischio di estinzione. Più a rischio, tra le sottospecie, la tigre malese di cui si contano meno di 150 esemplari nel mondo. Purtroppo, invece, si sono già estinte tre sottospecie: la tigre di Bali, del Caspio e di Giava.
A mettere a rischio questi mammiferi sono principalmente la perdita del loro habitat ed il bracconaggio, spesso dovuto al commercio illegale di parti dell’animale, ma non solo. Le tigri vengono anche cacciate per sport, per paura che possano attaccare i capi di bestiame, per superstizione o per ricavare la loro pelliccia, ritenuta un materiale di lusso. I cuccioli, spesso, invece, vengono catturati per essere venduti come animali da compagnia.
Le associazioni chiedono, difatti, investimenti e interventi più massicci per cercare di salvaguardare l’habitat e fermare il bracconaggio.
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