OGM: verdure transgeniche causano sterilità?

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Clamoroso: uno studio svolto nella gelida Russia rivela gravi ripercussioni dovuto al consumo di alimenti OGM. La scoperta, avvenuta in seguito ad alcune sperimentazioni condotte dal Dott. Alexei Surov del Institute of Ecology and Evolution of the Russian Academy of Sciences, getta fango sulle ricerche a sostegno dell’utilizzo degli organismi geneticamente modificati nell’alimentazione umana. E non solo. Dato che l’esperimento principe è stato effettuato su dei roditori, che appunto hanno manifestato gravi squilibri della fertilità. Scopriamo meglio di cosa tratta l’articolo.

La ricerca, come anticipato, si è svolta su dei criceti: i coordinatori dello studio hanno voluto capire quali fossero gli effetti dovuti al consumo di fagioli di soia OGM. Il risultato ha evidenziato una riduzione della fertilità degli animali. Il Dott. Surov ha spiegato meglio il procedimento: “Abbiamo suddiviso i criceti in quattro gruppi e messi a coppie nelle gabbiette. Il primo gruppo è stato nutrito con soia non OGM trovata con grande difficoltà in Serbia, dato che il 95% della soia prodotta nel mondo è OGM; il secondo solo con soia OGM; il terzo solo con un po’ di mangimi OGM e cibo tradizionale; il quarto con una notevole dose di cibo OGM e solo un po’ di cibo tradizionale“.
 
Ecco l’evoluzione: “Abbiamo monitorato il loro comportamento, l’aumento di peso e accoppiamenti, gravidanze e parti. All’inizio tutto è andato liscio. Tuttavia, abbiamo notato un effetto molto grave quando abbiamo iniziato a nutrire la seconda generazione di criceti senza modificare le abitudini per ciascun gruppo di provenienza. Nelle coppie nutrite solo con OGM il tasso di crescita è stato più lento così come più lenta è stata la maturazione sessuale. Alla terza generazione di criceti nutriti con OGM non ci sono state più gravidanze“.
 
Prima di tratte conclusioni affrettate sulle conseguenze che potrebbero insorgere nell’uomo, bisognerà condurre ulteriori studi. Ma, questo è certo, questi segnali destano più di una preoccupazione. Nel dubbio, non è meglio ripiegare (si fa per dire) sulla genuinità offerta dall’agricoltura biologica?
 
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