Il bonsai è una pianta, per certi versi, molto delicata da mantenere e rispettare i tempi e modi giusti nell’annaffiarla è una delle cose più importanti: cosa bisogna sapere
I bonsai sono delle piante in miniatura a cui, attraverso delle tecniche di potatura e riduzione delle radici, si possono dare forma e grandezza voluti. Diffuse grazie alla cultura giapponese, al giorno d’oggi sono presenti in tutto il mondo e vengono utilizzati in particolare per abbellire gli interni di case o ambienti lavorativi.
Nella coltivazione dei bonsai, i giapponesi si sono affidati alle regole che riguardano le varie forme che la pianta deve assumere e hanno creato stili con l’obiettivo di raggiungere la perfezione estetica. Tra i vari stili, che hanno tutti delle caratteristiche di base fisse, ci sono l’eretto formale e informale, l’inclinato, i tronchi gemelli (detti anche madre e figlio), scopa rovesciata, l’inclinato dal vento, cascata e semi–cascata, letterati, a boschetto, a zattera e per finire radici su roccia e nella roccia.
Tutto ciò che c’è da sapere per annaffiare correttamente un bonsai
I bonsai, essendo piantati in vasi piccoli, non possono attingere a molte riserve di acqua e nutrienti e, se ci si dimentica di bagnarlo a tal punto da far asciugare terreno e radici, l’albero morirà. In pochi giorni, infatti, le foglie appassiranno e le radici perderanno la linfa. Nel caso in cui queste ultime dovessero essersi asciugate del tutto, non sarà possibile salvare il bonsai ma in caso contrario sì.
Leggi anche: Questa pianta arreda gli interni ed è facile da coltivare
Leggi anche: Come coltivare i bulbi in casa: cosa bisogna fare
A questo punto, se ci si chiede ogni quanto va annaffiato un bonsai, c’è da dire che dipende dalla specie e anche dal terreno in cui è stato piantato. Generalmente, però, bisogna procedere ogni qualvolta che il terreno risulta leggermente asciutto al tatto. Dato che, solitamente, i bonsai economici sono piantati in terreno argilloso, va fatta più attenzione. Quest’ultimo, infatti, non assorbe correttamente l’acqua che, quindi, potrebbe finire nel sottovaso e non irrigare il terreno. Dopo aver annaffiato una prima volta, bisogna attendere qualche minuto e ripetere l’operazione, assicurandosi che il terreno sia bagnato completamente.