Bisogna essere previdenti e prudenti nell’impiegare le pentole che abbiamo in casa. Infatti è fondamentale conoscere alcune importanti indicazioni in merito
Pentole, le nostre grandi alleate in cucina, senza le quali niente potrebbe essere lo stesso. E non potremmo cucinare nulla di quello che siamo abituati a preparare e gustare ogni giorno. Dalla pasta condita in tutti i modi possibili ed immaginabili a diverse varietà di secondi. Il pesce, per dire, presuppone l’uso di pentole dedicate. Ma questi accessori indispensabili non sono certo eterni, per quanto sembrino fatte di materiali molto resistenti. Le pentole andrebbero periodicamente sostituite.
Quelle antiaderenti sono molto indicate sia per la cottura normale che per le fritture ed il soffritto. Ma non dovremmo mai e poi mai utilizzare sempre le stesse, e ne va della nostra salute. Ad affermarlo sono diversi studi condotti in merito al consumo del fondo e delle pareti delle pentole, impiego dopo impiego. A questi risultati tratti da osservazioni dirette si unisce poi la voce di rinomati ed apprezzati cuochi, famosi sia in Italia che all’estero.
Il fatto è che il calore ed altri fattori che possono svilupparsi a seguito di specifiche condizioni, come l’umidità, possono deformare in particolar modo il fondo di una pentola. Ciò può portare il fondo stesso a deformarsi ed a graffiarsi, ed a non potere più garantire una cottura uniforme del cibo, pregiudicandone in questo modo consistenza e sapore. Anche un cambio di colore può essere indicativo di un danneggiamento del rivestimento della pentola, con anche un relativo elevato rischio di migrazione di metalli negli alimenti sottoposti a cottura.
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Questa cosa avviene in particolare con i PFOA, ovvero gli acidi perfluoroottanoici (PFOA). Tanti chef consigliano di cambiare il proprio “armamentario” di padelle e pentolame vario in media ogni cinque anni, specialmente se l’uso settimanale è molto elevato. In questo modo garantiremo piena salute anche a noi stessi, evitando di incorrere in problematiche che potrebbero generarsi nel lungo periodo con prodotti difettosi od usurati.
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