In Olanda arriva il primo tetto alla CO2 degli aeroporti: una novità assoluta nella storia che sta facendo discutere. Ecco di cosa si tratta e come funzionerà.
Rendere gli aeroporti più sostenibili è un obiettivo necessario per ridurre l’inquinamento ambientale. Un obiettivo non così semplice da raggiungere, ma che prende sempre più forma.
In particolare in Olanda dove il governo ha annunciato una misura destina a contenere l’impatto ambientale del settore dei trasporti aerei. Si tratta di una proposta unica a livello globale volta a ridurre le emissioni di CO2 negli aeroporti olandesi entro il 2025. Secondo i dati i gas serra generati da questo comparto sarebbero pari al 2,5% delle emissioni totali. Il provvedimento olandese prevede il fissare un tetto massimo alla CO2 in ogni aeroporto del Paese.
Il comparto dei voli è uno dei più inquinanti in assoluto e proprio per questo si stanno mettendo in campo delle iniziative con cui invertire la rotta, riuscendo a contenere l’inquinamento ambientale.
Sulla scia di questa volontà dall’Olanda arriva un provvedimento che pone per la prima volta nella storia un tetto massimo alla CO2 negli aeroporti. Nel Paese secondo le stime questi generano ogni anno il 5% dei gas serra a livello nazionale. Si parla di circa 8,62 milioni di tonnellate di anidride carbonica.
Fin a oggi non esiste uno strumento che ponga limiti alle emissioni prodotte dal comporto dei trasporti aerei. Questo quanto ricorda Mark Harber, il Ministro delle infrastrutture e della Gestione delle Acque per il quale l’unica soluzione è porre un tetto massimo alla CO2, quale ancoraggio per raggiungere nel futuro gli obiettivi climatici necessari per tutelare l’ambiente, sempre più in difficoltà.
Per quanto riguarda il funzionamento di questa novità si prevede di applicare il tetto a ogni aeroporto prevedendo una quota fissa per un determinato lasso di tempo di anni, in modo tale agli inizi da garantire una maggiore flessibilità riuscendo a calibrare possibili sforamenti.
Già lo scorso anno in Olanda si era vagliata l’ipotesi di un piano per fissare la soglia delle emissioni, ma era insorta una polemica da parte delle compagnie aeree. Soprattutto per KLM non era dispensabile in quanto l’unica via per un comparto dei trasporti aerei più sostenibile è rispettare gli obiettivi del piano per la transizione climatica, che prevede l’uso di carburanti sostenibili nonché l’ottimizzazione dei percorsi. Ma per il governo questo non basterebbe e pertanto si è arrivati alla conclusione di come bisogni porre dei limiti fissi per l’emissioni di anidride carbonica.
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