Il sindaco di Olbia, in provincia di Sassari, ha firmato un’ordinanza vietando il lancio di palloncini e lanterne durante eventi pubblici o privati.
L’attenzione verso l’ambiente anche da parte dell’amministrazioni comunali del nostro Paese cresce sempre di più. Da qualche anno, in tal senso, diversi comuni hanno introdotto alcune norme per cercare di tutelare gli ecosistemi.
Tra queste il divieto di lanciare in aria palloncini e lanterne durante determinati eventi, comportamento diffusosi per festeggiare un’occasione, ma che danneggia l’ambiente disperdendo rifiuti di plastica che necessitano di anni per degradarsi. Negli ultimi giorni, un nuovo comune italiano ha introdotto questo divieto: si tratta di Olbia.
Qualche giorno fa Settimo Nizzi, sindaco di Olbia, centro della provincia di Sassari, ha firmato un’ordinanza che dispone il divieto di lanciare palloncini e lanterne nel corso di eventi o di manifestazioni pubbliche, private e sportive che si tengono nel territorio comunale.
Una decisione che segue quella già presa da tantissimi altri comuni della Penisola per limitare la dispersione di rifiuti di plastica nell’ambiente. Questo comportamento, ormai divenuto una tendenza, soprattutto durante ricorrenze particolari, rappresenta un pericolo per l’ambiente: i palloncini o le lanterne, dopo il loro lancio in cielo, rischiano di finire nell’ambiente, ma soprattutto in mare. Qui, potrebbero provocare seri problemi agli esemplari che vivono in mare, sono tantissimi quelli che purtroppo perdono la vita perché ingeriscono rifiuti o perché rimangono incastrati in essi che diventano vere e proprie trappole.
Oltre all’ambiente, ha ricordato il primo cittadino del comune sardo, questa ordinanza punta a tutelare il decoro della città evitando che vi siano rifiuti abbandonati sulle strade.
L’iniziativa di vietare questi lanci massivi è partita dall’associazione Plastic Free ed è stata adottata già da numerosi comuni. Tra questi anche Brugherio (Monza e Brianza), alcuni della provincia di Trento, Stintino (Sassari), Falciano del Massico (Caserta), Tropea, Termoli, Sperlonga e Ferrara. Anche altre associazioni ambientaliste hanno invitato le amministrazioni comunali ad unirsi a questo elenco, come accaduto a Teramo, dove il Wwf ha inviato una richiesta ai sindaci dei comuni della provincia per introdurre il divieto.
Iniziativa presente anche all’estero, in nazioni come Australia e Stati Uniti, è stato già vietato da tempo il lancio di palloncini e lanterne.
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