Oleandro: quando la pianta diventa velenosa

L’oleandro è una pianta di origine mediterranea, appartenente alle specie di arbusti sempreverdi. Queste piante sono facilmente coltivabili e danno grandi soddisfazioni se hanno spazio per poter crescere. Il loro aspetto è riconoscibile da foglie lanceolate e lisce e dei fiori colorati che variano dal rosa chiaro al fucsia.

Utilizzati anche nelle piantumazioni urbane, negli spartitraffico autostradali e per abbellire siepi e giardini comunali, gli oleandri sono molto utilizzati per la loro ricca vegetazione. E’ una pianta legnosa che sviluppa grandi cespugli sia in altezza – può arrivare fino a 6 mt di altezza – che in larghezza.

Ecco perchè l’oleandro è considerato una pianta velenosa

oleandro pianta velenosa
Oleandro (Foto Pixabay)

I fiori dell’oleandro, prodotti dalla pianta dal mese di giugno e fino a tutto settembre, contengono al loro interno dei semi piumosi. Vengono sfruttati in giardini e balconi anche molto assolati, poichè hanno una forte resistenza all’esposizione solare.

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Ma è bene sapere che questa pianta è considerata velenosa e va trattata con cura. Il tessuto vegetale dell’oleandro è ricco di oleandrina, un glucosoide velenoso che sprigiona elementi tossici per l’uomo. Anche il legno è considerato tossico e per questo non è indicato per camini, stufe e barbecue. Inoltre, è consigliabile utilizzare sempre guanti protettivi nel momento della potatura.

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E’ bene quindi sapere alcune importanti indicazioni se si ha l’oleandro in giardino o si è intenzionati a piantarlo. Se ingerite queste parti di piante possono creare seri problemi all’essere umano. Infatti l’oleandrina causa disturbi gastrici e del sistema nervoso. Si dice, infatti, che se ci si siede sotto un oleandro potrebbe essere colti da un improvviso assopimento dovuto dalla respirazione di tali elementi.

Le foglie dell’oleandro, anche se potate e naturalmente essiccate, rimangono velenose per l’uomo. Se si ha un oleandro in casa e bambini piccoli è bene spiegare loro che le foglie di questa pianta non devono essere assolutamente toccate. Anche la loro combustione è molto pericolosa per l’essere umano poichè le tossine sprigionate possono causare gravi danni al sistema respiratorio. Nel caos in cui si è avuto un contatto con l’oleandro, nessun problema: lavare accuratamente le mani o la parte entrata in contatto e non toccare bocca o occhi.

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