Chi ha problemi di insonnia è sempre alla ricerca di rimedi che lo aiutino a dormire regolarmente: alcuni oli essenziali potrebbero essere la soluzione.
Tra i malesseri più diffusi nella società odierna, i disturbi del sonno occupano sicuramente un gradino piuttosto alto del podio. Essi interessano una parte molto ampia della popolazione e, stando ai dati raccolti dalla National Sleep Foundation, i numeri sono in continuo aumento: basti pensare che si stima che più di un terzo della popolazione soffra di insonnia.
A provocare questi disturbi concorrono diversi fattori: ad esempio fare scarsa attività fisica o usare apparecchi elettronici anche quando andiamo a letto. Anche mangiare pasti pesanti alla sera o avere un ritmo di sonno-veglia irregolare possono portare a non riuscire a dormire. I disagi provocati dall’insonnia nella vita quotidiana, inoltre, non sono trascurabili.
In molti lamentano ridotte capacità di concentrazione e decisionali, irritabilità, aumento di appetito e quindi di peso, ma anche sintomi fisici considerevoli quali ridotta efficienza del sistema immunitario o alterazioni nella produzione di ormoni. Per questi e altri motivi, chi soffre di insonnia è sempre alla ricerca di soluzioni che possano aiutarlo a godersi un sonno lungo e regolare ogni notte. Non solo: stando a un report del Consiglio Svedese sulla Tecnologia Sanitaria, il bisogno di trovare soluzioni alternative alla medicina tradizionale e, soprattutto, economiche è sempre più diffuso.
Per questa ragione i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers lasciano ben sperare: i ricercatori hanno infatti analizzato il ritmo sonno-veglia di 43 partecipanti (uomini e donne sani di età compresa tra i 60 e gli 85 anni), sottoponendo 20 di loro ad aromaterapia con oli essenziali. È stato infatti dimostrato che alcuni aromi possono contribuire a migliorare l’attività cerebrale durante il sonno.
In particolare i soggetti sono stati esposti a 7 oli essenziali dispersi tramite diffusori, uno al giorno e in rotazione per un arco di 6 mesi. Rispetto al gruppo di controllo i 20 soggetti hanno dunque riportato un aumento del 226% della capacità cognitiva. I risultati sono strabilianti per diverse ragioni, prima tra tutte il fatto che la stimolazione olfattiva non agisce in maniera diretta sulle aree del cervello afferenti al controllo del sonno.
Eppure l’uso di oli essenziali naturali è risultato decisivo nella sua capacità di approfondire il sonno a onde lente, considerato il più riposante da un punto di vista cerebrale. Inoltre la stimolazione dei nervi olfattivi, che svolgono un ruolo significativo nell’apprendimento e nella codifica della memoria, ha comportato un aumento della capacità cognitiva da svegli.
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