L’olio delle conserve non deve essere gettato nel lavandino. Ci possono essere conseguenze serie nella contaminazione dell’acqua
Per aiutare l’ambiente ci si deve sforzare un po’. I detergenti naturali, ad esempio, anche se richiedono l’ausilio di un po’ di olio di gomito possono evitare il versamento di sostanze chimiche nelle acque di scarico. Anche perché la gestione delle acque reflue e la depurazione non è particolarmente efficiente, dunque è preferibile risolvere il problema alla fonte inquinando il meno possibile. E questo è valido anche per la raccolta differenziata fatta ad hoc, e per lo smaltimento dell’olio delle conserve e dei grassi.
L’olio delle conserve non è altro che l’olio che avanza dai barattoli e dalle scatole, come ad esempio quello dei sottoli, delle scatolette di tonno, di sardine, o nelle confezioni di alici. Gettarlo nel lavandino o nel water è senza dubbio la scelta più sbagliata che si possa fare. Una gestione ideale dell’olio e del grasso in eccesso è necessaria anche per l’olio della frittura. Probabilmente molte persone non sanno che esistono dei luoghi appositi dove consegnare l’olio esaurito.
Per riciclare a dovere l’olio delle conserve e dei sottoli, ma anche i grassi che avanzano dalle padelle o dalla frittura, non si deve assolutamente gettarlo nel water o nel lavandino. In questo modo si inquinano le falde acquifere e si altera l’ecosistema marittimo, intossicando flora e fauna. È anche da considerare che l’olio non è diluibile in acqua, dunque non è idrosolubile, ma ne rimane separato. Di conseguenza, quando avanza l’olio, si deve versare tutto in un barattolo. Quando il contenitore sarà pieno degli oli esausti e dei grassi, deve essere gettato nei punti di raccolta specifici.
L’olio delle conserve viene consumato e versato in acqua in quantità inimmaginabile. Specialmente dagli esercizi di ristorazione, che invece avrebbero l’obbligo di smaltirlo separatamente. Lo smaltimento nei luoghi di riciclo aiuta l’ambiente ed anche il sistema produttivo. Infatti dall’olio esausto si può creare del carburante come il diesel. In questo modo si evita anche che le falde acquifere vengano inquinate irreversibilmente.
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