La crisi idrica si affronta anche con l’ingegno e ne è la dimostrazione questo ombrello pensato per raccogliere l’acqua piovana e permettere così di utilizzarla quando manca
Tra i problemi che la popolazione del mondo si troverà ad affrontare sempre più spesso nel futuro, e di cui abbiamo già le prime avvisaglie nel presente, c’è anche la crisi idrica. I cambiamenti climatici stanno infatti portando ad altrettanti mutamenti in quelli che sono i pattern delle precipitazioni che si fanno via via più imprevedibili. La situazione legata all’acqua, sia alla carenza sia all’eccessiva abbondanza, è una situazione che va quindi affrontata sul piano globale.
Ma non si può negare che esistono zone del mondo in cui la crisi è già in atto e dove l’acqua è un bene più prezioso dell’oro e del petrolio. Tra le zone in cui il rapporto con l’acqua è particolarmente complesso c’è l’India ma proprio dall’India arriva una invenzione che potrebbe aiutare il Paese ad affrontare la carenza d’acqua e soprattutto la carenza d’acqua potabile.
L’invenzione è stata depositata da Priya e Samit Choksi nel 2016 ed è stata battezzata Ulta Chaata. Nella sua estrema semplicità si tratta di una invenzione veramente geniale. È composta nella pratica da ombrelli costruiti in maniera speculare rispetto alle classiche coperture mobili che tutti portiamo quando piove.
Perché anziché avere una forma convessa i giganteschi ombrelli Ulta Chaata sono concavi e dotati al centro di una struttura in cui l’acqua viene raccolta e poi convogliata in serbatoi ciascuno dei quali è in grado di raccogliere fino a 50 l. Il sistema è estremamente semplice ed è composto anche da una serie di filtri che consentono di trattare l’acqua piovana trasformandola così in acqua che può essere utilizzata dalla popolazione per bere. Le condizioni igienico sanitarie in cui versano ampie zone dell’India portano infatti alla proliferazione delle malattie dovute anche all’utilizzo di acqua non pura e non pulita per gli usi domestici.
I grandi ombrelli immaginati e brevettati da Priya e Samit Choksi sono a quanto pare diventati realtà. Uno youtuber indiano ne ha infatti incontrati alcuni in una stazione dei treni. Le potenzialità di questi ombrelli rovesciati per raccogliere l’acqua possono poi essere espresse anche con l’energia solare. La struttura degli ombrelli può infatti essere trasformata in una struttura in grado di sostenere pannelli solari, viste anche le nuove frontiere raggiunte dalla creazione di pannelli fotovoltaici sottili come tessuto.
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