Omogeneizzati per bambini, le ricette più semplici da mettere in pratica per realizzarli direttamente a casa: il portafoglio non mancherà di ringraziarvi
Li amiamo con ogni fibra del nostro corpo e saremmo disposti a tutto pur di renderli felici: persino a metterci ai fornelli con lo scopo di garantir loro un’alimentazione sana, corretta e povera di conservanti. I figli, vero e proprio motore della vita di molte coppie, rappresentano il dono più prezioso nell’esistenza di ciascuno di noi. Eppure, come molti papà e mamme sanno bene, tentare di offrire loro il meglio del meglio comporta delle spese consistenti, specie se si tratta dei primi mesi di vita del bebè.
Oltre a dover cambiare pannolini praticamente ogni ora e a dover acquistare nuovi vestiti di mese in mese, ad un certo punto si rende necessario attrezzarsi per la fase dello svezzamento. Barattoli di omogeneizzati iniziano a fare la loro comparsa nelle nostre case, con tanto di cifre spaventosamente elevate che occorrono per il loro acquisto. Quello che non hai mai saputo – e di cui ti parleremo quest’oggi – è che esistono svariate ricette per realizzare questa tipologia di prodotti direttamente a casa tua!
Dopo averti illustrato come realizzare una perfetta marmellata di nespole e dei muffin limone e fragola da leccarsi i baffi, quest’oggi è giunto il momento di parlare dei tanto temuti omogeneizzati. Si rendono necessari a partire dai 4/5 mesi di vita del bambino, e sono guardati con sospetto per un duplice motivo: oltre a rappresentare una spesa consistente per la famiglia, contengono anche parecchi ingredienti e conservanti che non hanno nulla a che vedere con la genuinità ricercata da molti genitori.
Ecco il motivo per il quale tentare di realizzarli in casa potrebbe essere l’unica, efficace soluzione al problema. A prescindere dalla tipologia di prodotto finale che si vorrà ottenere, la base per ogni omogeneizzato è costituita da un brodo a base di sedano, carote, patate e zucchine, che andranno cotte per circa un’ora. Dopo aver ultimato questo passaggio, armatevi degli utensili adeguati – un frullatore ad immersione potrebbe essere l’arnese che fa al caso vostro – per frullare le verdure adoperate, avendo cura di aggiungere progressivamente del brodo per amalgamare.
Per un omogeneizzato a base di verdura, la ricetta può dirsi conclusa. Non vi resterà che aggiungere un filo d’olio, accompagnato da eventuali pastine per lo svezzamento, e riporre il tutto in frigorifero per un massimo di 24 ore (o in freezer per tre mesi). Se invece puntate a realizzare degli omogeneizzati a base di pesce o carne, il procedimento da seguire sarà leggermente diverso da quello appena illustrato.
Prima di tutto, occorre scegliere con cura e meticolosità le materie prime. Se si tratta di carne, è preferibile optare per carni magre quali tacchino, pollo, coniglio o manzo (privato delle componenti più grasse). I pesci che meglio si prestano ad una ricetta fai da te, invece, sono merluzzi, sogliole, platesse e naselli. Sia che si tratti di carne che di pesce, il metodo di cottura migliore – nonché quello che mantiene inalterate le proprietà nutritive dell’alimento – è quello della cottura al vapore.
Una volta cotti gli ingredienti di base, andrete ad frullarli – tramite l’ausilio di un minipimer o di un frullatore qualsiasi – assieme alle verdure e al brodo vegetale, indispensabile per amalgamare il tutto. Un filo d’olio per concludere la ricetta, e i vostri omogeneizzati (sani, gustosi ed economici) saranno pronti per essere mangiati.
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